Comune e Provincia. Quel Poker di Sculco che somiglia più a un Solitario: tra assi, picche e bluff

15 aprile 2018, 12:41 Sr l'impertinente

“In politica quelli che tengono il piede in due staffe rischiano molto: rischiano di essere considerati da chi li osserva «né carne né pesce». È la condizione peggiore che si possa immaginare quando si tratta di andare a chiedere ai cittadini consensi e voti”. (Angelo Panebianco)


di Sr* l’impertinente

E rimpasto alla Regione Calabria alla fine fu! Per quello al Comune di Crotone, invece, ci sarà da aspettare ancora un po’, anche se i due “rimaneggiamenti” siano strettamente correlati tra loro, a livello politico.

Il governatore Oliverio ha calato il suo tris di donne per completare l’esecutivo e nonostante il Segretario provinciale del Pd pitagorico, Gino Murgi, gli avesse chiesto “più attenzione” per Crotone (leggasi: “dacci una poltrona”), il ragioniere ha snobbato l’appello.

Ha, invece, preferito confermare l’assessore uscente, Antonella Rizzo (pare su richiesta di Nico Stumpo), facendo ulteriormente incazzare i Democratici crotonesi, visto che la titolare all’Ambiente, nel frattempo, è migrata in Liberi e Uguali.


“In politica, ha detto Anatole France, non ci sono traditori; ci sono solo perdenti”. (André Thérive)


Le decisioni di Oliverio, ancora una volta, hanno messo in evidenza l’irrilevanza che ormai ha il Partito Democratico di Crotone gode oltre i confini locali, praticamente rimasto senza rappresentanti istituzionali a livello decisionale.

Una cosa che non è stata certo digerita dal partito locale, tanto che ha già preannunciato la convocazione di una direzione provinciale, durante la quale è certamente prevedibile che al governatore non potranno che fischiare le orecchie per le tante volte in cui verrà nominato, e non sempre benevolmente.

In particolare è rimasto al palo anche Pepè Corigliano che non per una, non per due ma, ormai, per ben tre volte, e pur essendo molto amico del governatore, s’è ritrovato con un pugno di mosche.


“La politica coincide dunque con la morale? [...] Penso che politica e morale abbiano fondamenti distinti. I loro territori confinano ma non coincidono. Spesso addirittura morale e politica confliggono e si scontrano”. (Eugenio Scalfari)


Se il Pd non ride, in via Firenze i Demokratici non sorridono di certo, visto che la troupe degli Sculco, padre e figlia, s’è vista sfilare da sotto il naso un’altra opportunità: il che, adesso, comincia ad essere un’abitudine!

Donna Flora (Sculco), infatti, sfumata la possibilità di uno scrannicino in Parlamento, non entra neanche nella Giunta regionale contentandosi di restare “solo” una semplice consigliera.

Considerato che neanche al Comune di Crotone le cose stiano andando così bene, il buon Sculco sembra essere sempre più isolato e, invece di attaccare, costretto a difendere le postazioni conquistate, per non perdere anche quelle.


“La politica dovrebbe essere come la Nazionale: dovrebbero sempre giocare i migliori. Ma non è mai così, in nessuna parte del mondo”. (Michel Platini)


Ed a proposito di rimpasto, in prospettiva c’è anche quello in Piazza Resistenza: anche qui ci sarà solo qualche nuovo ingresso, sebbene in posizioni “di peso come il vice sindaco e l’assessorato ai Lavori pubblici.

Per la prima poltrona c’è la necessità di trovare un vicario dato che Ugo Pugliese dovrà gestire anche la Provincia. In corsa c’è Benedetto Proto, attuale assessore al Bilancio: una promozione per risarcirlo del fatto che, all’inizio, era uno dei papabili candidati al ruolo di primo cittadino per la “Prossima Crotone”.

In realtà sembra che la direzione strategica di via Firenze preferirebbe in questo ruolo uno dei pupilli, come l’assessor dal ciuffo, Rori De Luca, ritenuto “più operativo” e “adatto al ruolo”.


“La politica è forse l'unica professione per la quale non si considera necessaria nessuna preparazione specifica”. (Robert Louis Stevenson)


Il rimpasto, poi, viene visto anche come un’occasione per cercare di riportare all’ovile le pecorelle smarrite, in particolare Francesco Pesce e Tommaso Pupa che dopo un primo momento di opposizione frenetica si sono eclissati.

Per questo è circolato il nome di una vecchia conoscenza, l’avvocato Silvano Cavarretta, come assessorato alla cultura (ruolo che ha già ricoperto in passato) ed anche perché vicino allo stesso Pesce.

E quando si parla di postazione da riempire non può mancare il nome di Leo Pedace, anche lui in lizza per entrare nel nuovo esecutivo Pugliese, e non certo in secondo piano.


“La politica è una strana cosa. Le regole che si possono enunciare per gli altri mestieri sembra che non si applichino alla politica. Un uomo politico può cominciare da giovane come accalappiacani, e in pochissimo tempo riuscire a farlo dimenticare. Ecco ciò che rende la carriera politica quella che è”. (Erskine Caldwell)


Intanto tra qualche giorno inizierà la nuova avventura alla guida Provincia che oltre per il pennacchio potrebbe rivelarsi - alla fine - non solo molto impegnativa ma anche un percorso pieno di insidie.

Si badi bene: tra i molti problemi ancora irrisolti al Comune, le occasioni mancate oltreconfine, quella della Presidenza dell’ente intermedio non è una quisquilia, quanto anche un modo per rilanciare in questa sorta di partita a poker.

Non passerà comunque molto tempo per scoprire se quella messa in atto dalla team Sculco sia una mossa strategica, una mano” per ribaltare la partita o solo un semplice bluff.

L’importante, però, è che a pagare la posta, ancora una volta, non siano i soliti cittadini.

* Simbolo dello stronzio