Dopo il flop a Genova il Crotone ristagna nei ‘bassifondi’. E con la Juve basta sperimentare

16 aprile 2018, 07:38 Trasferta Libera

Il finale della trentaduesima giornata di serie A, Genoa-Crotone, ha sancito la vittoria de liguri, bloccando i Calabresi al terzultimo posto, con una doppia radice: il gol di Bessa viziato dal fallo di Galabinov su Faraoni e la decisione di Zenga, ostinato a voler scoprire, ad ogni costo, i valori che certamente Arlind Aieti non ha: giocare a centrocampo da regista, lui che è un difensore e lo aveva palesemente dimostrato a Benevento.


di Giuseppe Romano | Trasferta Libera

Ha riprovato a Marassi, col Genoa, ma anche qui è stato un flop: Ajeti ha tenuto troppo basso il baricentro, nessuna idea di gioco, creando grandi sofferenze alla linea difensiva e rimediando un brutto voto in pagella. Snaturato pure Rolando Mandragora, in disagio nel ruolo di mezzala.

È stato un primo tempo di sofferenza anche per Stoian, senza punti di riferimento, con Ricci e Trotta spesso invertiti di ruolo, che hanno messo in confusione la squadra.

Giornata favorevole invece per Ballardini, che approfitta del molliccio primo tempo del Crotone: senza idee e non in sintonia con le traiettorie del pallone, che permettono al Genoa di sbloccare il risultato, senza contrasti.

Genoa-Crotone 1-0: Ballardini sale a quota 38, Zenga ristagna a 27 punti, nonostante un secondo tempo di ritrovata intensità di gioco, determinazione e voglia di riacciuffare almeno il pareggio, con un colpo di testa di Ricci finito sulla traversa.

Si resta impigliati, così, nella zona rossa della classifica, in una disperata corsa verso la salvezza, a fari spenti e col freno tirato. Sette le squadre alla griglia di partenza: Cagliari, sassuolo, Chievo, Spal, Crotone, Verona.

Un recupero non impossibile per la squadra calabrese, che ha la spinta di quanti, domenica dopo domenica, affollano la Curva Sud, gli altri settori dello Scida e risiedono nel territorio, dove la passione per il calcio è un “combustibile” umano, che lancia scintille di entusiasmo, vivacità, passione.

La giusta motivazione è difendere la serie A, passo dopo passo, col desiderio ardente di ripetere la meravigliosa avventura dello scorso campionato, a cominciare da Crotone-Juventus, mercoledì allo Scida, senza altre sperimentazioni.