Dato che a seguito di un Decreto Ministeriale (del 29 dicembre 2006), la Circoscrizione Territoriale dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro è stata estesa anche ai porti di Crotone e di Corigliano Calabro, ci preme rilevare come una banchina sul porto vecchio di Crotone, destinata, anni addietro, a deposito di carburanti di una ditta di Corigliano Calabro, da numerosi anni, oramai, risulta abbandonata: forse da quando è funzionante proprio lo scalo dello jonio cosentino.
Nel video si può vedere come si presenta attualmente: le cisterne non ci sono più, le mura di cinta appaiono semi diroccate e scrostate ovunque, la parte interna un vero e proprio immondezzaio.
Riteniamo che, al pari di qualsiasi altro bene demaniale, marittimo o meno, anche la banchina sul porto di Crotone dovrebbe risultare soggetta ad un regime giuridico, perché al servizio di tutta la collettività.
Non sappiamo se restituire il bene, in perfette condizioni, fosse compito dell’affittuario. Quel che sappiamo è che si tratta di uno spettacolo molto indecoroso per una città che ospita per una giornata - anche grazie all’interessamento dell’Amministrazione - migliaia di crocieristi nell’arco di ogni annata, che sono costretti a passare da lì.
Ecco perché riteniamo che l’Autorità Portuale di Gioia Tauro dovrebbe essere tenuta, e con urgenza, a ripristinare la banchina sinistrata ed abbruttita.
Anche perché sembra che, durante la notte, diventi un alloggio all’aperto per extra comunitari e non è escluso che possa accadere qualcosa di molto spiacevole e dannoso per la tessa Autorità Portuale, come eventuali incidenti anche mortali in quell’ambito.
Anche per il questo motivo si spera in un pronto intervento risolutivo per una banchina che potrebbe essere di nuovo data in affitto, per altri scopi.
Rodolfo Bava