In settimana, l’FC Crotone aveva chiesto il supporto di tutta la provincia lanciando l’hashtag #RiempiaAmoloScida e i tifosi hanno risposto all’appello come nelle grandi occasioni. I cori dell’Ezio Scida hanno surriscaldato l’ambiente già caldo per la temperatura quasi estiva. Ed a cantare “A mano a mano”, di Rino Gaetano, si unisce anche mister Zenga, sia durante il riscaldamento che a fine gara.
di Cinzia Romano | Trasferta Libera
Un 4-1 contro il Sassuolo fa salire ancora un Crotone che la montagna della salvezza la sta scalando come sempre a mani nude, senza i fuoriclasse che tutti vorrebbero avere ad inizio campionato ma con calciatori che fanno diventare grandi i loro nomi attraverso il lavoro, il sacrificio e l’umiltà.
Simy e Trotta, due ragazzi che hanno fermamente voluto vestire la maglia rossoblù per il secondo anno, con le loro doppiette hanno trasformato una partita, alla vigilia complicata, in una domenica spettacolare.
Simy ha dedicato i suoi gol alla famiglia e alla propria squadra, come sempre. Trotta ha tenuto dentro la sua gioia, non ha esultato perché è arrivato a Crotone in prestito dal Sassuolo.
Con eloquenza compassata, il presidente Gianni Vrenna a fine gara dichiara: “Oggi non era semplice vincere e riuscire a gestire le energie visto il caldo eccessivo. Sono felice! Adesso dobbiamo pensare a Verona. Non facciamo calcoli, giochiamo partita dopo partita, ma la prossima potrebbe essere la gara decisiva per la salvezza.”
I gol arrivano però per merito del gioco prodotto e, contro il Sassuolo, l’unico a non fare gli straordinari è stato capitan Cordaz, a dimostrazione che tutti hanno fatto un’ottima prestazione.
Nalini e Martella, sulla fascia sinistra, sono stati veloci e pungenti, regalando un assist ed una ghiotta occasione da gol. I difensori centrali Ceccherini e Capuano sono stati rocciosi non lasciando spazio agli attacchi avversari.
Barberis, Mandragora e Stoian hanno legato la squadra tenendo bene il centrocampo. Faraoni si è fatto trovare sempre pronto in fase difensiva e propositivo in fase offensiva. In sintesi “ognuno è stato leader nel proprio ruolo”.
In conferenza stampa mister Zenga non vuole svelare cosa si sono detti con Simy dopo il triplice fischio dell’arbitro Damato e non vuole neanche meriti per il risultato ottenuto. Dice semplicemente: “La vittoria di oggi è frutto di tutto ciò che stiamo facendo da dicembre. Tutti abbiamo idee, la differenza la fa il coraggio di applicarle. Sono fortunato perché ho dei ragazzi che mi seguono e c'è uno zoccolo duro abituato a lottare sempre fino alla fine. C’è molta serenità e lo dimostra il fatto che qui si va in ritiro per il gusto di stare insieme.”
Ha pienamente ragione il tecnico dei pitagorici quando ripete spesso la parola “follia”, definita da Albert Einstein come “fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”.
A saper aspettare i meritati frutti del raccolto, non è solamente la squadra ma anche la società rossoblù che lascia lavorare tutti in modo tranquillo, cosciente che bisogna saper soffrire per raggiungere l’obiettivo prefissato e la compattezza del gruppo fa la differenza.
Da martedì la testa sarà concentrata alla partita contro il Chievo Verona. I veneti perdendo all’Olimpico si trovano in piena zona retrocessione con 31 punti, sorpassati dalla Spal vittoriosa contro l’Hellas Verona.