Si prospetta lo smantellamento del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Piano Lago in provincia di Cosenza. Un Istituto di Scienze Neurologiche che fornisce, ogni anno, oltre 8 mila prestazioni specialistiche di diagnostica nell’ambito della genetica molecolare, biochimica e per immagini.
Si tratta di una struttura all’avanguardia per professionalità e prestazioni erogate.
Attualmente i dipendenti sono in stato di agitazione, preoccupatissimi per il loro futuro, dato che, entro il 30 giugno, dovranno lasciare gli attuali locali, causa la scadenza del contratto di affitto, da non potere rinnovare, per il canone molto alto.
Necessario, pertanto, il trasferimento, in locali angusti, presso l’Università della Calabria, dove non sarà possibile allocare l’importante macchinario della risonanza magnetica.
La minaccia di un simile trasferimento risale al 2011. In tale occasione il sen. Mario Oliverio (allora non rivestiva la carica di Presidente della Giunta Regionale) così si espresse: “Purtroppo siamo in presenza di un Governo Calabrese assolutamente sordo alle sollecitazioni di confronto politico ed istituzionale”.
Immediato, invece, in questa occasione, l’intervento di Oliverio, attualmente governatore della regione, il quale, indirizzando una lettera al Presidente nazionale del CNR Inguscio, ha fatto notare che “è forte l’interesse della Regione Calabria a sviluppare congiuntamente un percorso di programmazione che rafforzi la presenza del CNR in Calabria” (LEGGI).
Riteniamo, però, che la prima cosa che dovrebbe fare il Presidente “sen.” Oliverio sarebbe quella di ridiscutere il prezzo dell’attuale affitto, facendolo pagare alla Regione, per i prossimi mesi, così da non smembrare l’attuale assetto del CNR di Piano Lago.
Successivamente, il fitto verrebbe pagato – secondo le ultime dichiarazioni dei Sindaci – dai Comuni della zona, i quali, pur di non perdere tale importante struttura, sarebbero disposti ad accollarsi le spese.
Quindi, la soluzione esiste. Ma la Regione Calabria riuscirà a cogliere la palla al balzo al fine di non perdere l’Istituto di Scienze Neurologiche di Piano Lago?
Rodolfo Bava