Crotone. Commercio in coma, assessore assente. 6 mosse rapide per reagire al tracollo

14 maggio 2018, 08:02 Politica.24

La situazione economica del comparto commerciale crotonese è sempre più grave. Decine di attività costrette alla chiusura sotto i colpi non solo della crisi ma anche del cambiamento delle abitudini dei consumatori e soprattutto della limitata disponibilità di denaro da parte delle famiglie.

Gravi i danni al tessuto delle imprese commerciali, ai servizi di prossimità e alla già debolissima struttura occupazionale.

Non è vero che non si può far niente. Molte sarebbero le iniziative positive da prendere per rendere meno irreversibile questa crisi e tale declino.

Se, dicono alcuni esercenti da noi intervistati, poco si può fare nell’immediato per ribaltare la sfavorevole congiuntura economica della Calabria e specie del crotonese, più amaro è constatare che i commercianti sono stati abbandonati dalle amministrazioni locali.

Pesanti sono le negative ricadute della totale assenza di interventi anche de minimis da parte delle amministrazioni locali e regionali, la completa carenza di una politica per il commercio che poi significa evitare la desertificazione di intere parti della città, favorire la coesione e la socialità, dare prospettiva seria a un turismo non episodico ma strutturato.

Le amministrazioni locali, la prefettura, le associazioni di categoria devono svegliarsi, prendendo atto che il turismo è volano di sviluppo e occupazione e che non si può più continuare a demoralizzare, perifericizzare il consumo relegandolo ai centri commerciali e ai vari megastore dei cinesi.

Per questo alcune mosse immediate si possono discutere nella speranza di essere messe in cantiere:

MOBILITÀ E TRAFFICO ELIMINARE LE ISOLE PEDONALI

Per una città con alti indici di povertà e famiglie Isee ben due isole pedonali sono un vero e proprio lusso per ricchi e perditempo. Eliminazione di ogni barriera che sia ostacolo allo sviluppo del commercio e del consumo. Aprire al traffico veicolare, visto il cambiamento demografico della popolazione che richiede facilitazione negli accessi e negli spostamenti degli anziani, il centro cittadino. Rivedere subito il piano traffico, rimodulare dopo trenta anni l’isola pedonale in Via Vittorio Veneto, con una sua completa apertura, anche per avere la controprova della sua validità o eventuale disutilità

PARCHEGGI GRATUITI IN CITTÀ

Istituire le aree di parcheggio gratuito per mettere in con dizioni di pari concorrenzialità il commercio di qualità nella zona centro con quello dei centri commerciali dotati di parcheggi liberi di ampie dimensioni

SICUREZZA E LEGALITÀ

Elaborare un adeguato Piano di Sicurezza, rilanciare la legalità, il rispetto e il decoro del centro cittadino e delle aree centrali della città

TASSE E TRIBUTI SOSTEGNO AL COMMERCIO

Individuare una fascia calmierata di aiuto, promozione e sollievo, diminuendo del 50% le tasse comunali sui negozi e gli esercizi attivi nell’area centrale della città

TURISMO E NUOVI ORARI APERTURE FESTIVE E DOMENICALI

Favorire la socialità turistica con un nuovo piano orario che permetta di rimodulare l’offerta a favore sì del consumatore che dei commercianti

PIANO FIERE E SPOSTAMENTO DEL PRIMO GIOVEDÌ DEL MESE

Non solo i cinesi e i centri commerciali sono gli avversari del commercio di qualità ma anche le scelte sbagliate degli amministratori come quella di far tenere la fiera nel primo giovedì del mese, giorno che coincide con il pagamento delle pensioni e dunque con maggiore capacità di spesa e di consumo; far fluire una buona parte del medio circolante, gli spiccioli della pensione nel commercio ambulante proveniente da altre province della Calabria invece che favorire il consumo locale è una scelta sbagliata che va corretta; basta solo spostare il giovedì di fiera alla terza settimana

INIZIATIVE DI PROMOZIONE E SOCIALIZZAZIONE URBANA

Manca un cartellone di eventi che non si riduca alla suonata degli zampognari a Pasqua.