Crotone. Giunta di panza ma di poca sostanza? Contro l’intoppo gli tocca la purga

30 maggio 2018, 15:00 Sr l'impertinente

“Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”. Lo sosteneva sir Winston Churchill ma sembra che ne sia convinto anche il Churchill de’ noantri, Enzo Sculco. Una convinzione tanto determinata che quello che doveva essere un semplice maquillage per la giunta crotonese, a guida Pugliese (si fa per dire), in queste ore è divenuto un vero e proprio azzeramento.


di Sr l’impertinente

Che le cose non stiano andando nel verso giusto, il Churchill nostrano lo va dicendo da tempo ma, e nonostante gli avvertimenti, i suoi sottoposti non riescono proprio ad avere quello scatto di reni auspicato.

Ed alla fine Sculco, più esasperato che deluso, ha deciso di resettare la macchina, intesa come Esecutivo comunale, per poi sperare in una ripartenza, con più sprint, e con i dovuti aggiustamenti.


“Ho scoperto che imparo sempre più dai miei errori che dai miei successi. Se non fai degli sbagli, non stai cogliendo abbastanza opportunità”. (John Sculley)


Evidentemente, però, i componenti della giunta Pugliese non devono aver imparato molto dagli errori, tanto che si ripetono con inquietante frequenza, mettendo a dura prova non solo i cittadini che li subiscono quanto anche il manovratore.

La conseguenza è che se di norma i dolori sono frequenti nei sottoposti - che in questo caso non mancano di certo - per una volta le fitte sono venute anche a chi guida e coordina la combriccola.

E quando ci sono problemi di mal di pancia quale è il miglior rimedio? Una purga: una “grande purga”, di staliniana memoria, che Sculco ha proposto ed a tutti i componenti della Giunta.


“Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”. (Martin Luther King)


Al di là delle singole responsabilità, il Governo cittadino, già all’inizio della prossima settimana, verrà di fatto azzerato. Per i prediletti, poi, ci sarà una riproposizione nel “nuovo” esecutivo, che sarà in sostanza e per lo più un usato sicuro.

Resteranno l’assessore dal ciuffo, Rori De Luca, anche se non nella casella di vice sindaco a cui aspirava e che, invece, toccherà a Benedetto Proto, già con delega al bilancio. Resterà, naturalmente, anche il pupillo Giuseppe Frisenda.

Tra i nuovi ingressi, invece, Leo Pedace, che sdoppierà il suo fondoschiena per occupare la duplice poltrona di presidente di Crotone Sviluppo e assessore ai Lavori pubblici, che pare non siano incompatibili.


“Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti”. (Charles Robert Darwin)


Per il buon Leo resta qualche perplessità, ancora, sull’articolo del regolamento comunale che prevede il suo ingresso in giunta nonostante la presenza, in Consiglio comunale, di un parente assai stretto, il fratello Enrico.

Ma se l’Amministrazione è riuscita a superare le presunte incompatibilità dell’assessore De Luca, quelle che si prospetterebbero per la Pedace’s family paiono delle autentiche quisquiglie, come sosteneva il compianto Totò.

Questi cambiamenti, tra l’altro, sono avvenuti dopo un faccia a faccia tra il sindaco e lo stesso Sculco, in cui non son mancati i cazziatoni seguiti però, questa volta, non solo dalle solite ammonizioni ma dalla cura: la purga, appunto.


“Date alle donne occasioni adeguate ed esse saranno capaci di tutto”. (Oscar Wilde)


In realtà, pare che per le donne, nella prossima Giunta, non ci siano troppi spiragli e si prevede un’ecatombe. In partenza, infatti, sono date la vice sindaco Antonella Cosentino, così come l’assessore ai Quartieri, Caccavari. In bilico anche la Gentile.

Qualche chances d’ingresso anche per Gianfranco Turino, che dopo l’esperienza nei partiti di Destra, è approdato ad un lido più moderato.

Non è esclusa qualche possibilità anche per il figliol prodigo, Francesco Pesce, che dal ruolo di dissidente, in cambio della classica vrasciola”, si sarebbe convinto a rientrare dopo aver fatto fuoco e fiamme.


“La nostra gloria più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta”. (Confucio)


Ed a proposito di caduta, nel colloquio tra il sindaco Pugliese ed il Churchill in salsa crotonese, i toni pare siano stati così accesi da essere stata ventilata perfino l’ipotesi di dimissioni.

A due anni dall’elezione, insomma, l’Amministrazione comunale a guida Pugliese-Sculco sembra come la grande cucina di un ristorante: dove sono molti i piatti in preparazione, annunciati come prelibatezze, ma che finora nessuna portata ha visto concretamente servire.

C’è, però, chi in questa cucina sta continuando a mangiarci, anche su più tavoli (come si è detto in precedenza) e senza timori di abbuffarsi troppo. Tanto, come estremo rimedio, in caso d’intoppo c’è pur sempre la purga: non più di staliniana quanto di “sculchiana” memoria.

* Simbolo dello Stronzio