Illustrissimo Signor Ministro, vorrà scusarmi se un oscuro giornalista pubblicista di provincia osa suggerirle qualcosa sulla questione “migranti”.
Certo è molto meritoria la sua vigorosa azione, giorni addietro, nei confronti della nave “Aquarius” e, attualmente, nei confronti di altre due navi Ong: la “Lifeline” e la “Sea Eyl”.
Non sono io ad affermare ciò, ma è il risultato di un’indagine di un quotidiano italiano: il 97 per cento dei votanti si è schierato per un netto “Sì”.
Però, continuare con questa metodologia – secondo me – è molto pericoloso. Molto difficile continuare a trovare delle nazioni disposte a fare attraccare le navi, da noi respinte, nei loro porti. Avremmo le rimostranze da parte di tutti i governanti d’Europa e, perché no?, da parte di moltissimi italiani.
Vi è già qualche avvisaglia. A Trento è comparsa un’enorme dicitura. Eccola: “Salvini, mandante degli omicidi razzisti”.
Pertanto - secondo me - bisognerebbe cercare di bloccare i migranti sul territorio della Libia, prendendo accordi con le milizie libiche, come già aveva provveduto il precedente Ministro Minniti.
Infatti, con l’insediamento del nuovo Governo si è registrato l’inizio e l’incremento della partenze dalle coste della Libia. Secondo alcuni, le motovedette della Marina Militare della suddetta nazione non avrebbero neanche la benzina per poter pattugliare le coste.
Quindi, con dei contributi economici l’Italia dovrebbe riuscire ad evitare non soltanto gli sbarchi ma anche la morte di decine e decine di poveri malcapitati.
Sperando che voglia leggere la presente missiva, La ringrazio molto e Le porgo molti ossequi.
Rodolfo Bava