Di male in peggio. Il Comune di Caccuri e le terme allo stadio “primordiale”

30 luglio 2018, 09:12 Calabria Domani | di Rodolfo Bava

Di male in peggio, per quanto riguarda le terme nella zona del crotonese. Nella vicina Cotronei, almeno, alberga tra i cittadini la speranza di poter vedere realizzato uno stabilimento (LEGGI LA NOTIZIA); a Caccuri, invece, impera il nulla (o quasi).

Perché si conosce soltanto la notizia seguente: nel 2009 il Comune di Caccuri aveva ottenuto del denaro da destinare allo scopo con un progetto finanziato dal PIT 12. Però finito nel nulla.

Eppure, all’epoca romana, e migliaia di anni or sono, vi era un imponente edificio con destinazione termale. Così ha stabilito la Sovraintendenza Archeologica della Calabria dopo la scoperta di numerosi reperti (tegole e fondi di anfore), alcuni anni or sono.

A poca distanza da tali reperti, vi è la località Bruciarello, una superficie di circa 20 ettari. “Bruciarello - è la località delle attuali Terme (vada il termine) - è una meraviglia della natura, è un angolo di paradiso, con tutte le caratteristiche per essere trasformato in una zona termale”.

Le Terme, attualmente, si identificano con alcune vasche all’aperto - alla portata gratuita di qualsiasi cittadino - nelle quali, dalle profondità della terra, sgorga acqua con straordinari poteri curativi perché mista a fango, riuscendo ad alleviare e curare i dolori reumatici e rendendo la pelle liscia e luminosa.

Bevendo a digiuno, al mattino, altra acqua similare e per alcuni giorni, l’organismo viene purificato e disintossicato.

Quante persone, da tutta la Calabria e, forse, da fuori regione, potrebbe attrarre un moderno stabilimento termale nel vicino paese di Caccuri? Quanto turismo si potrebbe ottenere, dato che tale centro è un meraviglioso borgo?

Di quante ricchezze non sfruttate disponiamo in questa nostra sfortunata - per colpa esclusiva di noi calabresi - regione!

Come già fatto per le (non) Terme di Cotronei, anche per quelle di Caccuri, ci avvaliamo, in seguito ad autorizzazione da parte dell’autore Tonino Parisi, di un interessante e documentato video pubblicato su Youtube.

Rodolfo Bava