Tace la politica locale e una coltre di silenzio avvolge l’aeroporto di Crotone

27 agosto 2018, 08:37 Calabria Domani | di Rodolfo Bava

Veramente assordante il silenzio che è calato sulle vicende dell’aeroporto di Crotone, oramai sulla via della chiusura dell’unico volo verso Bergamo.

Neanche una fievole voce da parte del Sindaco di Crotone Ugo Pugliese e da parte dei nuovi eletti calabresi al Parlamento Italiano. Unica voce è quella del senatore Marco Siclari, di Forza Italia, il quale, pur essendo nato a Reggio Calabria, vive e risiede a Roma.

Ecco cosa ha dichiarato:

“Lo sviluppo aeroportuale è fondamentale per il rilancio della Calabria e deve coincidere con un progetto di rilancio del territorio calabrese che ad oggi non c’è. Ciò che mi mortifica da calabrese è la mancanza di un progetto di rilancio della Calabria. Da politico mi rassegno alla demagogia degli eletti del M5S che dai banchi dell’opposizione giuravano sul mantenimento dell’aeroporto di Crotone; adesso, al Governo, parlano di potenziare il trasporto su rete ferroviaria con Lamezia, come dichiarato da Elisabetta Barbuto che, nascondendosi dietro ad un dito, mostra assenza di dialogo con il suo Governo e non potendo, quindi, chiedere al suo Governo di rafforzare l’aeroporto di Crotone, accetta in silenzio il brutto destino dello stesso aeroporto che per inerzia chiuderà”.

Ed ha puntualizzato subito dopo:

“L’Italia continua a viaggiare a due velocità, alla carenza cronica di infrastrutture e servizi si aggiunge una mancanza di programmazione utile a rilanciare un Paese messo in ginocchio da una politica assente per incapacità di governo”.

A tal punto, cosa diranno e faranno i deputati eletti in Calabria, nell’ambito della fascia ionica, interessati all’aeroporto di Crotone: Francesco Forciniti, Elisa Scutellà, Francesco Sapia ed Elisabetta Barbuto?

Ed ecco, invece, i senatori possibili interessati alla vicenda dello scalo pitagorico: Rosa Silvana Abate e Margherita Corrado. Oltre a Matteo Salvini, non calabrese ma eletto nella nostra regione.

Rodolfo Bava