“Né i conservatori né gli umoristi credono che l'uomo sia buono. Ma quelli di sinistra sì” (Patrick Jake O'Rourke). Il Pd è ricomparso ufficialmente a Crotone. Almeno ha dato segni di esistenza in vita dopo che, a causa della perdurante assenza, era diventato come quegli animali mitologici di cui si contano rari avvistamenti.
di Sr* l'impertinente
Così hanno avuto la loro rivincita coloro che, tra l’incredulità al bar, raccontavano di aver visto un esponente del Partito Democratico passeggiare sul corso cittadino.
O come coloro che avevano giurato di averne avvistato qualche rappresentante persino vicino alla federazione provinciale di via Panella, che solitamente è frequentata solo da giovani, ormai non più così tali.
“Il Pd che parla di consenso, novità e fantasia, è come sentire gli AC/DC che dicono: "Ragazzi, vai con la mazurca, tutti in pista!". (Maurizio Crozza)
Eppure il Pd crotonese ancora c'è, effettivamente: nell'arco di pochi giorni, infatti, non una ma ben tre uscite pubbliche sono state proprio di esponenti del partito che un tempo qui imperava.
Per prima è stata la federazione provinciale a rompere un silenzio che durava ormai da qualche mese, anche se, a dire il vero, non è che si avvertisse tutto questo bisogno di risentirla!
La seconda è quella del fedele Giuseppe dell'Aquila, in verità fedele più che al Partito democratico di cui è dirigente provinciale al governatore Oliverio che lo ha accolto nello staff della sua Giunta regionale.
Il terzo che ha sentito l’incontrollabile esigenza di manifestare il suo pensiero è stato, addirittura, l'ex commissario cittadino Maurizio Tricoli, che ha invitato il partito a fare chiarezza una volta per tutte.
“La sinistra classica è una stella morta. L'ideologia della sinistra classica non permette di pensare al reale per come è”. (Emmanuel Macron)
Certo, l'arte della comunicazione non è per tutti e non lo è (in verità non lo è mai stata) neanche per il Pd locale, tanto che le note sono state spesso più dei boomerang.
Come nel caso di quella della federazione provinciale che a un certo punto invita i compagni (sperando che non si offendano per il termine!) a descrivere ciò che di buono il governatore Oliverio finora ha fatto per il territorio.
Praticamente è come un invito al martirio dato che sotto l’era di “Palla palla” si è assistito ad una serie di catastrofi senza precedenti, a cominciare dai soldi per lo stadio, prima promessi e poi non dati interamente.
“Sono di sinistra, ma non le appartengo. Voglio avere la libertà di poter verificare sempre le mie scelte e quelle degli altri”. (Francesco De Gregori)
Maurizio Tricoli invoca chiarezza soprattutto su un partito cittadino che secondo lui si è perso, naturalmente dopo che non l’ha più guidato in qualità di commissario: sostenendo in pratica che chi gli è succeduto non è stato all'altezza. Il che è tutto dire.
Chiarimenti ha chiesto anche sui rapporti con Enzo Sculco (dei DemoKratici), addebitando questa commistione - che ha confuso gli elettori facendoli fuggire - agli altri componenti del partito.
Se almeno nella nota della federazione Provinciale c'era una qualche parvenza di autocritica, nell'uscita di Tricoli c'è solo un’autodifesa al suo operato, che essendo avvocato gli viene anche naturale.
"Sono state troppe le disillusioni e gli appuntamenti persi dalla sinistra. Da quando è stato fatto il Pd, ho sempre pensato che pere e mele non si mettono assieme e la deriva è stata sempre più centrista”. (Claudio Amendola)
A proposito di Oliverio e di chiarezza, di questa virtù non gode molto neanche il sindaco di Crotone Ugo Pugliese, che da tempo ha beneficiato della stampella dei consiglieri del Pd, visto che non ha più i numeri della sua maggioranza.
Non disdegna però il buon Ugo di flirtare - all’abbisogna - anche con il segretario della Lega, Giancarlo Cerrelli, con il quale tra l'altro sembra avere un buon feeling, non ostacolato da Sculco: può tornare utile anche per le regionali!
Pugliese ha preso parte alla convention degli oltre 200 sindaci che, a detta dell’entourage del governatore, hanno chiesto in ginocchio a Oliverio di ricandidarsi per la presidenza della Regione. Si prospetta un’operazione più che cinica, civica.
“La sinistra è una destra che ha perso l'equilibrio”. (Mirko Badiale)
Già all'annuncio della partecipazione del primo cittadino pitagorico alla riunione c’è stata qualche polemica, forse a causa di una sua incauta fuga in avanti senza consultare prima il capo. Facendo un paragone è come se il premier Conte facesse qualcosa senza dirlo né a Salvini né a Di Maio.
Ha cercato di rimediare, Ugo, sostenendo di aver accettato sì l'invito all'incontro ma di non aver firmato alcun documento a sostegno delle ricandidatura del governatore.
Alla fine ha poi svelato la sua idea, più che politica pragmatica: finché Oliverio continua a mandare soldi mi piace il suo operato e si va avanti con questo accordo istituzionale, che se diventerà politico si vedrà.
“Più stanno a sinistra, più abitano in centro”. (Federico Bini)
Intanto le regionali si avvicinano e tutti gli schieramenti si preparano per quella che si preannuncia come una battaglia all’ultimo sangue, senza esclusioni di colpi e, soprattutto, senza prigionieri.
Il buon leghista Cerrelli è quello che è partito prima di tutti, con largo anticipo, non facendosi sfuggire nessuna occasione per far sapere ai cittadini il suo pensiero, intervenendo anche per il mancato funzionamento di un rubinetto condominiale.
Sculco, dal canto suo, sta cercando di individuare il carro del vincitore e, soprattutto, come procurarsi il biglietto per poterci risalire, com’è accaduto altre volte.
Lo ha fatto prima con la destra, con Scopelliti, e poi con la sinistra, con Oliverio. Adesso visto che con il M5S la strada è chiusa, sta cercando qualcuno a cui potrebbe Lega…rsi.
Questi, però, sono tutti conti fatti senza l’oste, cioè gli elettori, che alla fine decideranno chi premiare durante le prossima tornata.
Questa volta, però, né il Pd e né Sculco partono in pole position; è per questo, forse, che correranno di nuovo uniti in un ultimo fatale abbraccio, come nei film senza lieto fine... per loro.
* Simbolo dello Stronzio