“Il mercato è un posto particolare dove gli uomini possono ingannarsi e mettersi nel sacco a vicenda” (Anacarsi, Frammenti).
di Sr* l’impertinente
Nella città di Crotone impazzano fiere e mercati. Peccato che a doverli governare e gestire ci sia una donna che, in questi due anni e mezzo, ha dimostrato di avere con questo tipo di manifestazioni un rapporto quanto meno conflittuale.
Parliamo dell’assessore comunale alle Attività produttive, Sabrina Gentile, che aveva dato già ampia prova di sé con la Fiera Mariana, un evento ampiamente noto e programmato ma che quest’anno ha rischiato seriamente di “saltare”.
Alla fine la fiera c’è stata anche se per il rotto della cuffia e nonostante il traffico caotico che ha di fatto bloccato la città, con il caos che ha regnato sovrano accompagnato da improvvisazione e conseguenti critiche furibonde. E anche giustificate.
“Siamo in una società di mercato e ognuno di noi compra o vende qualcosa”. (Gioele Dix, Manuale dell’automobilista incazzato)
Sopravvissuta alle feroci polemiche della fiera della Madonna, l’assessore Gentile si è buttata su un altro evento, anche questo ampiamente programmato (da “soli” 18 anni): la Fiera di Ottobre di località Passovecchio.
Anche qui, però, è incappata in diverbi e accuse (a non finire) con i commercianti autoctoni letteralmente sul piede di guerra. Neanche un incontro tra le parti, nella Sala consiliare, e pur finito in applauso, ha risolto il contenzioso; anzi aggravandolo, se possibile!
Il sindaco, infatti, aveva accolto la richiesta dei negozianti dando loro almeno un “segnale”, quello cioè di ridurre la durata dell'evento. Peccato però che i commercianti abbiano capito che si riferisse già a quest’anno, quando il primo cittadino intendeva invece dal prossimo.
“Là dove la solitudine finisce, comincia il mercato; e dove il mercato comincia, là comincia anche il fracasso dei grandi commedianti e il ronzio di mosche velenose”. (Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra)
Così è scoppiata “la guerra dei Pugliese”, con lo scontro tra il sindaco Ugo e il presidente della Camera di Commercio, Alfio, che accusa il primo di favorire un imprenditore catanzarese rispetto a quelli locali che terrebbero in piedi l'economia cittadina.
E dire che nel corso dell’incontro nella Sala consiliare, i commercianti, dopo aver di fatto sfiduciato l’assessore Gentile, dicendosi di sentirsi da lei non rappresentati, avevano invece espresso piena fiducia nel primo cittadino.
Primo cittadino che, a sua volta, aveva ben accolto il loro credito promettendo la riduzione dei giorni, ma nel giro di poche ore si è passati repentinamente dall’applauso per l’annuncio del Pugliese Sindaco alla dichiarazione di guerra del Pugliese presidente.
“Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato” (Dino Basili, Amici amici)
Tornando all’assessore: invece di andare incontro alle richieste degli esercenti cittadini la Gentile di nome di fatto li aveva anche strigliati e a dovere, sottolineando innanzitutto come l’evento in questione fosse “un’attività privata realizzata su un terreno privato”.
“Il Comune di Crotone - aveva sottolineato - non ha nulla a che fare con l’organizzazione e la realizzazione di questo evento. Sembra strano che associazioni di categoria attente come quelle crotonesi, prendano un abbaglio così grossolano”.
A suo dire la Fiera avrebbe anche una “discreta ricaduta in termini economici per la Città con riferimento: al numero di addetti (circa 20 unità lavorative) ai servizi ausiliari (parcheggio, security, ecc.); ai B&B ed ai ristoranti che ospiteranno gli espositori; agli stessi operatori commerciali crotonesi (circa il 30%) che esporranno nella stessa Fiera”.
“Un uomo dotato di qualità superiori è quasi sempre disadatto alla società. Al mercato al minuto non ci si va con dei lingotti d'oro: ci si va con monete d'argento o, meglio ancora, con degli spiccioli”. (Nicolas de Chamfort, Massime e pensieri)
Le parole della Gentile, come era prevedibile, hanno esasperato maggiormente i toni. Così, Antonio Casillo, rappresentante di Confcommercio, ha replicato con altrettanti toni decisi, di fatto sfiduciando l’assessore.
Si è chiesto, ad esempio, Casillo, come mai se trattasi di evento privato il Comune assicuri (come fatto in Prefettura) il proprio impegno in termini di sicurezza con una pattuglia dei vigili urbani operativa su una strada tra l’altro provinciale.
O, ancora, smontando pezzo per pezzo i dati snocciolati dalla Gentile domandole, ad esempio, se fosse a conoscenza che la maggior parte dei Bed&Breakfast cittadini da lei citati non siano - a suo dire - nemmeno in regola o, ancora, sottolineando come ben poche siano anche le risorse realmente spese in città dai visitatori della fiera.
“Il luogo comune è un posto affollato come un mercato, dove le idee si trovano scontate”. (Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza)
Nonostante tutto l'Amministrazione ha scritto di essere “al fianco degli operatori commerciali”. E meno male verrebbe da dire mettendosi nei panni degli imbufaliti negozianti crotonesi: altrimenti chissà cosa sarebbe potuto accadere!
La stessa Amministrazione ha sostenuto anche di aver sempre aperto “le porte della casa comunale al principio della massima collaborazione”.
Peccato però che i commercianti, per essere ricevuti, abbiano dovuto sottostare ad un’ora di trattative con la Digos e con l’Ente prima di poter varcare l’uscio.
Si sono detti convinti, poi, i componenti della Giunta “che non è più possibile prendere in considerazione una Fiera, che si svolge ormai da 18 anni in città, abbia una durata così lunga”. Talmente convinti che anche per quest’anno, però, nulla cambia.
“Il mercatino rionale non è solo il luogo in cui si fanno affari, ma anche un luogo di svago e di divertimento”. )Erich Fromm, I cosiddetti sani)
I commercianti, nonostante le rassicurazioni del Comune, sono tutt’altro che convinti e lunedì alle 15 ribadiranno le loro ragioni annunciando proteste contro la modalità con cui si svolge l’evento, che a loro dire li metterebbe in ginocchio.
Lo stesso Pugliese presidente (della Cciaa) contro il suo omologo Sindaco ha già preannunciato fuoco e fiamme, invocando l’accesso agli atti per la trasparenza e paventando anche il possibile ricorso alla Procura della Repubblica.
Resta il fatto che, a Crotone, molto di più che altrove, risulta veritiero il detto che recita come “volano gli stracci”.
Questo perché la discussione sulla fiera è divenuta talmente accesa da trasformarsi in rissa, col rischio di arrivare fino al punto da strapparsi gli abiti di dosso riducendoli in cenci, appunto.
E quale luogo migliore per vendere gli “stracci” se non il mercato? Nessuno, a patto che il posto in cui si svolga il mercato (o fiera che dir si voglia) non sia Crotone e che a gestirlo non sia un assessore come Sabrina Gentile.
* Simbolo dello Stronzio