L’analisi dell’operato di una amministrazione tiene conto, in linea di massima, non solo delle attività svolte e dei servizi assicurati alla comunità ma anche della progressività e della coerenza dell’agire pubblico. Tante iniziative tra di loro antitetiche e contraddittorie possono equivalere ad una completa inazione o ad inutili, se non dannosi, parziali interventi.
il Mastino dei Baskerville
Il parametro serve anche a constatare l’effettiva omogeneità politica di una Amministrazione e, soprattutto, quanto la visione d’insieme prevalga sui singoli protagonismi.
Lo scorrere del tempo mi sembra segnali per la “Prossima Crotone” un andamento lento ma al tempo stesso caotico, fatto di vani tentativi di accelerazioni seguite da brusche, e queste sì riuscite, frenate.
Basta ricordare una serie di esempi: il “muscolare” intervento nei confronti dei negozianti del Lungomare per il mancato pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico; puntualmente ciò è valso come “una tantum” e solo per loro visto che il resto della città è ormai una indifferenziata “zona franca”.
Allo stesso modo una serie di ordinanze che intimavano una sequela di adempimenti per gli operatori dei vari mercati e mercatini sempre puntualmente disattese in mancanza di ogni genere di controllo; così per gli ambulanti abusivi sempre più numerosi ed invadenti.
Come non ricordare l’inversione del senso di traffico di viale Gramsci, per una volta logicamente realizzato e drasticamente revocato alle prime proteste?
È attualissima la polemica sul mercato del Passovecchio sulla durata e sul perché di tale allocazione; nessuno che sì ricordi che l’applicazione del piano Versace prescriveva e prescrive che tutte le attività in quella zona possono essere consentite solo con previa costruzione di uno “zoccolo” di 80 cm o si spera che non piova mai?
Quella congenita mancanza di autorevolezza
che non può essere sostituita dal fervido impegno social
Da anni è prevista la “bonifica” del quartiere Sant’ Antonio con relativo spostamento delle attività esistenti e da sempre incompatibili con la città; ma la graziosa dott.ssa Gentile lo sa che la riallocazione degli “artigiani” era prevista anche nel programma della sua coalizione? O forse il garrulo Sindaco preferisce non disturbare antichi signori e nuovi signorotti?
L’assessore Pedace ed il frenetico fratello consigliere si sono accorti che la rimozione del fango sta favorendo la polverizzazione dell’asfalto da poco impiantato o è colpa di un direttore dei lavori che non c’è, come al solito?
L’impressione complessiva è di una congenita mancanza di autorevolezza che non può essere sostituita dal fervido impegno social/e; né si può continuare a farsi scudo di prefetti e procuratori altrimenti la prossima volta saranno costretti a candidarsi direttamente.
Se dovessimo utilizzare un termine medico per descrivere queste patologie amministrative dovremmo ricorrere al gruppo delle psicosi dissociative: la schizofrenia!