È veramente un paradosso: l’attuale Governo ha disposto l’aumento delle pensioni minime, elargendo oltre 400 euro in più ad alcuni pensionati ma dimenticando completamente coloro i quali hanno lavorato per 40/45 anni, versando regolarmente i contributi dovuti.
Infatti, tutti i pensionati che dispongono di una pensione che va da 780 a mille euro non avranno alcun aumento.
Ma che giustizia sociale è questa?
Ci siamo premurati di inviare il seguente “appunto” ai nostri Ministri, ad alcuni Senatori e deputati, incaricati nelle varie Commissioni:
“Può considerarsi obiettivo un Governo che aumenta alcune pensioni minime di oltre 400 euro; mentre non tiene in alcuna considerazione quelle relative da 780 a 1.000 euro, appartenenti ad ex lavoratori con 40/45 anni di lavoro sul groppone”.
Per la precisione, il numero dei destinatari è il seguente: 11 Ministri, 113 Senatori e 61 deputati.
A tal punto sorge spontaneo chiedersi: “Ci sarà qualcuno che leggerà?” o meglio: “Ci sarà qualcuno che si premurerà di informare il Ministro on. Di Maio sull’enorme gaffe in cui sono incorsi?”.
Ed ancora: “Provvederà il Governo ad un’opportuna e necessaria verifica e rettifica?”
Riteniamo sia nelle aspettative di oltre un milione e mezzo di pensionati interessati alla vicenda.
Rodolfo Bava