Nell’undicesima giornata di campionato di serie B il Crotone affronterà il Carpi. A dirigere l’orchestra che dovrà suonare la carica questa volta sarà Massimo Oddo, che in due giorni non ha sicuramente potuto amalgamare la squadra alla sua idea di calcio.
di Cinzia Romano
La società continua a ribadire che l’obiettivo è la promozione in serie A, ma nella città di Pitagora la matematica in questo momento non aiuta, perché se si vuole raggiungere la vetta, di 28 partite rimaste da giocare, bisognerebbe vincerne almeno 22.
Questo vorrebbe dire avere a disposizione solo 6 passi falsi da qui fino al termine del campionato: praticamente un’impresa titanica!
Ma tanti dei calciatori di questa squadra, sono gli stessi artefici dei successi definiti impossibili: la salvezza inimmaginata all’ultima giornata in serie B nel 2015, la straordinaria promozione in serie A nel 2016, la sorprendente salvezza in serie A nel 2017.
I vari Alex Cordaz, Marco Festa, Bruno Martella, Andrea Barberis, Adrian Stoian, hanno creato nel tempo un gruppo formidabile che anche nei momenti più complicati ha saputo tirar fuori il meglio da ogni situazione.
Tra le loro qualità, la migliore è senza dubbio quella di conoscere il segreto dello spogliatoio perfetto, che raggruppa le molteplici diversità, sia caratteriali che tecniche, di ogni compagno di squadra, i cui meccanismi sono paragonabili a quelli del nucleo di un atomo.
Massimo Oddo chiede ai suoi un atteggiamento vincente:
“Devono fare ciò che sanno fare senza esagerare. Quando venivo a giocare da avversario a Crotone, temevo questo campo perché sapevo che avrei trovato undici giocatori che correvano con rabbia, determinati a portare a casa la vittoria e il più delle volte ci sono sempre riusciti. L’Ezio Scida deve diventare per sensazioni ciò che trasmetteva a me e per farlo ci vuole la giusta mentalità.”
Dei tifosi rossoblù il nuovo tecnico ha il ricordo di un bel coro che gli Ultrà urlavano quando allenava il Pescara, oltre che della sua prima vittoria in serie A con l’Udinese.
Al Crotone la caratteristica più importante che è venuta meno è sicuramente l’entusiasmo, che solo le vittorie possono far riaffiorare.
L’unico vero avversario che la squadra deve combattere è lo sconforto di aver visto sfumare la serie A per un soffio e di non essere riuscita a ripartire da protagonista come tutti si aspettavano.
Rialzarsi e combattere con fierezza sono doti che l’FC Crotone ha nel Dna, giocatori che con la forza d'animo hanno scritto pagine di sport ed a tal proposito, mai più attuali riecheggiano le parole di Seneca che scriveva nelle Lettere a Lucilio:
“Un atleta non può combattere con accanimento, se non è già livido per le percosse: chi ha visto il proprio sangue, chi ha sentito i propri denti scricchiolare sotto i pugni, chi è stato messo a terra e schiacciato dall’avversario e, umiliato, non si è perso d’animo, chi si è rialzato più fiero dopo ogni caduta, va a combattere con grandi speranze di vittoria. Quindi, per continuare con questo paragone, molte volte ormai hai subito l’assalto della sorte; tu, però, non ti sei arreso, ma sei balzato in piedi e hai resistito con maggiore risolutezza: il valore, quando è sfidato, si moltiplica.”
L’ARBITRO
A dirigere l’incontro Crotone-Carpi sarà l’arbitro Alessandro Prontera di Bologna coadiuvato dagli assistenti Pasquale Cangiano di Napoli e Michele Grossi di Frosinone; quarto ufficiale Federico Longo di Padova
LE PROBABILI FORMAZIONI
CROTONE (4-3-3): Cordaz; Faraoni, Sampirisi, Vaisanen, Martella; Firenze, Molina, Rohden; Stoian, Budimir, Spinelli. All.: Oddo.
CARPI (3-5-2): Colombi; Pachonik, Poli, Suagher, Buongiorno; Jelenic, Mbaye, Di Noia,Pasciuti; Arrighini, Mokulu. All.: Castori.