Crotone e il re Mida all’incontrario: tra pallone e piscina non c’è verso d’andare a segno

21 novembre 2018, 13:54 Sr l'impertinente

“La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'opportunità” (Lucio Anneo Seneca)


di Sr* l'impertinente

C'era una volta un re, si chiamava Mida, mitico sovrano della Frigia divenuto celebre nella cultura occidentale per il suo proverbiale tocco d'oro, cioè la capacità di trasformare in metallo prezioso qualsiasi cosa toccasse, donatagli da Dioniso.

A Crotone, invece, chi amministra la Cosa Pubblica - in particolare in questi ultimi anni - sembra avere il dono opposto, quello cioè di tramutare i preziosi in qualcosa di infimo e, talvolta, dannoso.

In effetti, se si va indietro nel tempo, molte sono state le opportunità capitate e che, se opportunamente colte, sarebbero divenuta un'autentica miniera d'oro per la città di Pitagora.

“L'ottimista vede opportunità in ogni pericolo, il pessimista vede pericolo in ogni opportunità”. (Sir Winston Churchill)

Tralasciamo le varie occasioni offerte ad esempio dalla legge 488 o dai contratti d'area, finiti con l’essere diventati dei prelibati bocconi per i prenditori del Nord: d’altronde troppi sono gli anni passati da allora per colpe che ormai sono ampiamente prescritte.

Così come non citeremo l'assioma per il quale una terra che ha così tante bellezze naturali e reperti archeologici, potrebbe vivere benissimo e solo di turismo ed archeologia: un mantra a cui nessuno crede più.

Ci limitiamo a mantenere lo spettro del periodo osservato agli ultimi due anni e mezzo, cioè a quelli che hanno visto al governo della città il mirabolante duo Sculco-Pugliese, specialista nel trasformare, appunto, l'oro in piombo.

“Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio”. (Jim Morrison)

Appena insediatasi l'amministrazione a trazione Pugliese-Sculco l’aveva subito avuta un'occasione d’oro, appunto: quella di assistere ad un autentico miracolo sportivo con la squadra di calcio cittadina che approdava in serie A.

A ciò si era aggiunta anche l'attenzione mediatica nazionale piombata a raccontare il “prodigio” e tutto ciò che vi ruotava attorno. Peccato, però, che per un bel pezzo la squadra dovette giocare fuori casa a causa dello stadio.

Risolta la questione, almeno il primo anno, dopo due anni di “buona dormita” (a dire il vero anche da parte della società Fc Crotone) la questione si è poi riproposta con il rischio di non poter nuovamente giocare tra le mura domestiche, sventura fortunatamente evitata dal Tar, almeno fino al prossimo giugno.

“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. (Lucio Anneo Seneca)

Intanto, la formazione pitagorica è tornata in serie B (tra l'altro ingiustamente) con la famosa appendice che sa tanto di finale alla cornuti e mazziati: quella dello scandalo plusvalenze del Chievo Verona che non ne ha consentito il ripescaggio.

Le luci della ribalta mediatica si sono fisiologicamente affievolite e, alla fine della fiera, nei due anni in serie A si è passato il tempo a rincorrere l'emergenza stadio ma non a sfruttare un'occasione (anche economica) per la città.

Con l'aggravante che la questione Ezio Scida non si è neanche risolta, visto che il prossimo giugno potrebbe riproporsi. E nel caso di un nuovo miracolo (perché tale sarebbe ancora, vista l'attuale classifica rossoblù) si ricomincerebbe di nuovo con il vecchio copione.

“Talvolta una piccola disavventura è l'origine di una grande carriera: vi sono individui che su un torto subìto hanno edificato la loro fortuna”. (Mario Andrea Rigoni)

Si dice che il sogno della Massima Serie in una città possa capitare una volta sola. Ma in realtà a Crotone, evidentemente cara agli dei dello sport - è ripiombata anche per una seconda, ovvero con la promozione della Rari Nantes in Serie A2.

Anche in questo caso, però, proprio alla vigilia dell'esordio, la formazione di pallanuoto - alla pari di quella di calcio - non sa ad oggi dove potrà disputare il campionato che inizierà a giorni.

La piscina olimpionica della città, dove la Rari si stava preparando e dove doveva esordire, è stata chiusa a causa di problemi amministrativi con il consorzio Daippo, che gestiva l'impianto.

Così come è accaduto per il “pallone”, l'opportunità di avere una formazione locale in un campionato nazionale, rischia dunque di evaporare a causa di cavilli che con lo sport ben poco hanno a che fare.

Per tacere, poi, di coloro che usavano la piscina per fini non agonistici. La storia sembra ripetersi.

“Dietro ogni problema c'è un'opportunità”. (Galileo Galilei)

A dire il vero le occasioni di visibilità nazionale per la città è arrivata, in questi giorni, anche per questioni non legate allo sport, ma all’esternazione del sindaco, Ugo Pugliese, che sé detto contrario al reddito di cittadinanza.

Per un momento il buon Ugo è stato il primo cittadino più ricercato dai media nazionali; peccato, però, che gli effetti per lui non siano stati quelli sperati, viste le reazioni negative scatenategli contro.

In pratica ha cozzato contro diversi esponenti politici (in prima fila il Movimento 5 Stelle, che da tempo l'ha messo in black list) ma anche contro buona parte della cittadinanza, che attende invece il provvedimento del governo giallo-verde come la manna dal cielo.

“Ho scoperto che imparo sempre più dai miei errori che dai miei successi. Se non fai degli sbagli, non stai cogliendo abbastanza opportunità”. (John Sculley)

Per tacere, infine, sulla pubblicità negativa che i media nazionali (non tutti a dire il vero) hanno fatto alla città, dipingendola come terra di cialtroni e nullafacenti o, nel migliore dei casi, di evasori (pur presenti - c'è da ammetterlo - nella realtà crotoniate).

È stata una reazione così negativa che, addirittura il grande Blek (il leader Enzo Sculco), ha sentito la necessità di prendere le distanze dal suo sindaco. Della serie: “io ti ho creato ed io ti distruggo”.

Quest'ultima presa di posizione non lascia tranquillo il buon Ugo che, in realtà, da almeno un annetto non è che viva momenti sereni, almeno a proposito di numeri in Consiglio comunale o di popolarità esterna, e non solo per colpe sue.

A meno che lo stesso sindaco, alla stregua del suo predecessore, non abbia uno scatto di reni decidendo di rendersi autonomo, come gli chiedono da più parti all'interno della Civica assise.

Anche in questo caso, un copione che si ripeterebbe.

“Nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, cessate anche di essere in grado di farlo”. (Sir James Matthew Barrie)

Infine, per ritornare all'incipit: anche a Crotone c'è Mida e questa sì che trasforma in oro tutto ciò che tocca, anche i rifiuti. Ma questa è un'altra storia: o meglio, a Crotone è sempre la stessa storia?

Storia che in questo martoriato lembo di terra calabra sembra essere il frutto di un copione che si ripete all'infinito e sempre con uno stesso finale che non è mai a lieto fine, neanche quando si raggiunge la Serie A.

* Simbolo dello Stronzio