Pedace ed il girotondo intorno a una rotonda senza senso: ma il conto chi lo paga?

8 dicembre 2018, 12:46 Sr l'impertinente

“Prendi una buona idea e mantienila. Inseguila, e lavoraci fino a quando non funziona bene”. (Walt Disney)


di Sr* l’impertinente

L’idea di cui intendiamo parlare oggi è quella della rotonda nel quartiere Farina di Crotone, che così tanti sconquassi ha prodotto al traffico nell’area e che siamo certi si rivelerà ai posteri come una vera genialata.

Il problema, al momento, è che i cittadini - per andare al lavoro, accompagnare i figli a scuola o semplicemente lasciare il quartiere per qualsiasi altra ragione - ci mettano oltre un’ora e mezza, se non due: per percorrere poco meno di due chilometri.

L’importante - e al di là del giudizio altrui - è difendere le proprie idee e soprattutto averle chiare; peccato, però, che l’amministrazione del duo Pedace-Sculco sull’argomento le idee le abbia cambiate per ben tre di volte, e pare che ancora non sia finita.


“Le nuove idee passano attraverso tre fasi: Non può essere fatto. Probabilmente si può fare, ma non ne vale la pena. Ho sempre detto che si trattava di una buona idea!”. (Arthur Charles Clarke)

Contestualizziamo i fatti. Si parla di una rotatoria, alla francese detta anche rondò, cioè di “strade che afferiscono ad essa” che “sono poste sullo stesso piano senza intersecarsi” e che vienesolitamente usata per snellire il traffico”.

E ancora: “l'incrocio fra le strade è sostituito da un anello stradale (detto anche corona giratoria) a senso unico che si sviluppa intorno ad uno spartitraffico di forma più o meno circolare”.

Si tratta di uno dei lavori più semplici da realizzare, letteralmente, come fare una “O” con un bicchiere, ma qui siamo a Crotone, dove il tutto è sempre più complicato, ed il cantiere è andato per le lunghe creando ulteriore caos.


“La vita comincia ad avere senso solo quando ti rendi conto che a volte – spesso – continuamente – due idee del tutto contraddittorie possono essere egualmente vere”. (Jonathan Coe)


Il problema è che la rotatoria è sì uno strumento che funziona ed anche bene, ma dove è adatto, altrimenti rischia di peggiorare le cose; e per verificarlo logica vuole che occorrerebbe un apposito studio preliminare, come ad esempio sui flussi di traffico.

Cosa che, naturalmente, non è stata fatta. E a dirlo non è lo Stronzio che scrive, ma l’esimio assessore alla Viabilità del Comune di Crotone, Telemaco Pedace, originario di una frazione di Crotone che non citeremo per non urtare la sua suscettibilità.

A testimoniarlo, nero su bianco, sono i verbali della V commissione consiliare del 3 dicembre scorso a cui uno dei due super assessori della giunta Pugliese-Sculco, Pedace appunto, ha partecipato per spiegare la situazione.


“Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica”. (Thomas A. Edison)


Sempre attingendo dai verbali si legge che l’assessore, testualmente dichiara “di non essere riuscito a reperire alcun dato circa l’incidenza di una rotatoria sulla viabilità della zona”.

Come dire: “Facciamone una e vediamo come va”? E beh, così almeno la potrebbe pensare qualcuno, quei soliti maligni magari anche un po’ alticci che più volte hanno tacciato l’amministrazione in carica di essere “l’improvvisazione al potere”.

Ma qui, e però, si va ben oltre, perché lo stesso Pedace, in commissione, ha detto che “pur risultando prevedibile che la creazione di una rotonda avrebbe rallentato la circolazione stradale, i lavori si sono resi necessari per ragioni di sicurezza”.


“Un’idea che non sia pericolosa non merita affatto di essere chiamata idea”. (Oscar Wilde)


Intanto i cittadini si sono fatti sentire, fronteggiando le lunghe file prodotte dalla rotatoria pur di andare in Comune e incontrare l’esimio assessore nel suo ufficio, per un confronto anche piuttosto acceso.

Pedace ed i tecnici comunali hanno inizialmente difeso la loro opera, invitando i cittadini ad un successivo tavolo tecnico per spiegare, tecnicamente, le soluzioni prospettate dall’Amministrazione.

Il risultato della riunione è concentrato in una nota dell’ufficio stampa del Comune in cui si comunica che “la rotatoria sarà modulata”, con una successiva nota integrativa per spiegare che “sarà rimossa”.


“Una nuova idea è delicata. Può essere uccisa da uno starnuto o da uno sbadiglio; può venire pugnalata da una barzelletta o preoccuparsi fino a morire dal movimento del sopracciglio destro di una persona”. (Charles H. Brower)


È finita qua? Ma manco per sogno! Dopo un ulteriore confronto con l’apposito comitato nato in contrada Farina, a cui ha partecipato anche il sindaco, arriva un’altra comunicazione dell’Amministrazione.

La rotonda non sarà più rimossa ma solo rimodulata, con un nuovo look che avrà l’intento di velocizzare la viabilità della zona: via Nazioni Unite, via Ada Negri e via Federico Fellini.

In pratica, visto la sua forma ad “O”, cioè rotonda appunto, è troppo ingombrante, meglio optare per un ovale, occupando molto meno spazio sulla carreggiata. E qualcuno già parla del classico “uovo di Colombo”.


“Ho poche idee, ma confuse”. (Ennio Flaiano)


Intanto per le strade della città pitagorica sono comparsi da qualche giorno dei tratti di pittura fluorescente che segnalano le molte buche (alcune molto simili a voragini) disseminate lungo il tessuto urbano.

Per gli automobilisti si tratta di un utile strumento per evitare danni alle autovetture, che spesso si traducono anche in cause contro il Comune e per importi molto superiori a quelli necessari per sistemarle (le buche).

In realtà, si tratta di segnali immediatamente percettibili di una cattiva gestione della viabilità, come ha dimostrato in tempi recenti anche la questione del tratto del lungomare adiacente al cimitero, anche lì vittima di file chilometriche.


“Le idee folli e squilibrate hanno la fastidiosa tendenza a diffondersi e radicarsi”. (Terry Pratchett)


Tornando alla rotonda, o rotatoria che dir si voglia, nonostante gli ostacoli che ha incontrato sul suo percorso, l’assessore alla viabilità non si è perso d’animo ed ha già pronte soluzioni.

Attingendo sempre alle “carte” (perché così fa un giornalista, anche se un po’ Stronzio) e nella specifico al verbale della V commissione, il buon assessore ha dichiarato che “la soluzione migliore e definitiva consisterebbe nella creazione di un’arteria alternativa e parallela”.

Come dire: quella della rotatoria è solo una soluzione provvisoria, la classica “toppa” al “problema del traffico”, che come da tradizione si rivela non solo inutile ma peggio del buco.

Con buona pace per i fondi pubblici spesi e che si spenderanno ancora, almeno fino a quando l’idea non sarà quella definitiva.

* Simbolo dello Stronzio