Lettera al Ministro degli Interni. Meno parole azzardate e più fatti positivi

21 dicembre 2018, 15:25 Calabria Domani | di Rodolfo Bava
Matteo Salvini

Ill.mo Sig. Ministro, molte ma molte scuse per la presente da parte di un Suo ex ammiratore. Se è stato eletto al Senato nel corso delle ultime elezioni politiche è anche merito (minimo) del sottoscritto, per averla votata e aver pubblicizzato la sua candidatura.

Secondo le ultime indagini, la sua popolarità sarebbe in calo. Ci si domanda:Ma perché? Perché, secondo lo scrivente, ci vorrebbero da parte sua meno parole azzardate e più fatti positivi.

Qualche esempio. Sta cercando di istituire in ogni regione un centro per i rimpatri dei clandestini; buttando, così, con le sue dichiarazioni, molto fumo negli occhi dei cittadini. Ecco, questa mattina, il titolo di un quotidiano: “Salvini avverte la rossa Toscana: subito un Centro per i rimpatri dei clandestini”.

Sa benissimo, invece, che potrà espellere soltanto pochi migranti, dato che la maggior parte non possiede documenti e non dichiara il Paese di provenienza. Ed alcuni, pur dotati di documenti, non è possibile estradarli per mancanza di convenzioni tra l’Italia ed alcuni Paesi Africani.

Però lei crede di aumentare la sua popolarità con le sue dichiarazioni. Invece…

Altra nota dolente: il Decreto Sicurezza con il quale si pretende di mandare fuori dai “Centri” la maggior parte dei migranti.

Ha un po’ meditato quali sarebbero le nefaste conseguenze? Eccole: maggiori reati - furti, scippi, vendita di droga, ecc. - dato che trovandosi in mezzo ad una strada sarebbero costretti a delinquere pur di potere sbarcare il lunario.

I primi a farne le spese sono stati alcuni migranti del Centro di Accoglienza di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone: un 29enne del Ghana con la moglie nigeriana incinta ed una figlioletta. E poi quattro diciannovenni ed altri ancora. Persone che stavano seguendo dei corsi di alfabetizzazione per potere imparare bene l’italiano. Alcuni, addirittura, per poter seguire degli studi. Sogni, forse, non infranti perché tutti hanno trovato ospitalità: nell’ambito della Croce Rossa Italiana, presso una Cooperativa e altri Enti.

Ma un domani – mandandoli tutti via – non riuscirebbero a trovare assistenza e, quindi, sarebbero costretti a delinquere. Ecco, la pregherei vivamente di cercare di meditare su queste osservazioni.

Tutti vorremo che non ci fosse l’invasione dei migranti, avvenuta nel corso degli anni passati ma ora cerchiamo di mandarne via alcuni e di continuare ad assistere ed integrare tutti gli altri.

Molte grazie per l’attenzione e molti ossequi.

Rodolfo Bava