Caro Direttore, consentimi, una volta tanto, che la mia attenzione possa spaziare oltre i confini calabresi, interessandomi dell’attuale politica italiana.
di Rodolfo Bava
Inizio con il dire che, attualmente, non sono né grillino e né leghista (pur avendo votato Salvini nel corso delle ultime elezioni); le ultime diatribe tra gli attuali governanti, però, potrebbero interessare e nuocere anche a noi cittadini dell’estremo Sud d’Italia.
Ecco, questa mattina, un titolo significativo, se non allarmante, a piena pagina, di un quotidiano: “Cinque Stelle a un bivio. O Salvini o morte del governo”.
Infatti, avendo il Tribunale dei Ministri chiesto l’autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro dell’Interno per la vicenda dei migranti della nave “Diciotti”, il Senato dovrà procedere. E se i senatori del Movimento 5Stelle voteranno per il “Sì”, quasi senz’altro sarà la fine dell’attuale Legislatura.
Né avranno alcuna validità le decisioni del Presidente del Consiglio Conte e di alcuni Ministri (compreso Di Maio) di autodenunciarsi per potere essere giudicati assieme al Ministro Salvini.
Ecco i pareri del Costituzionalista prof. Gaetano Azzariti (dell’Università “Sapienza” di Roma) su questi ultimi miei rilievi: “Due disposizioni costituzionali stabiliscono quanto segue: la responsabilità penale è personale; l’art. 95 prevede per i singoli Ministri una responsabilità collegiale solo per gli atti decisi in Consiglio. Quando Salvini ha negato il “pos” lo ha fatto nella sua veste di Ministro dell’Interno. D’altronde, la Procura di Catania ha ipotizzato uno specifico reato penale, il sequestro di persona aggravato”.
Pertanto, se i senatori del M5S continueranno ad affermare che voteranno per “Sì”, è sin troppo facile che la “sentenza” più esplosiva sarà la seguente: “La morte dell’attuale Governo”.