Pace fiscale. La proposta per Salvini e Di Maio: rottamare anche le cartelle 2018 e 2019

11 febbraio 2019, 18:53 Calabria Domani | di Rodolfo Bava

La pace fiscale di Salvini e Di Maio fa parte del contratto di Governo M5S-Lega, al fine di poter finanziare la flat tax ed il reddito di cittadinanza.

Si tratta di una misura fiscale che consente ai contribuenti, in particolare per i meno abbienti, di potere ottenere un forte sconto sul debito, pagando una piccola percentuale.

Nel decreto è anche presente il condono per le cartelle fino a 1.000 euro, per le cartelle notificate tra gli anni 2000 e 2010.

Un condono tutt’altro che realistico dato che chi non ha avuto la possibilità di pagare un debito di 1.000 euro, continuerebbe a non pagarlo anche dopo molti anni.

Potranno aderire alla rottamazione coloro i quali hanno ricevuto delle cartelle esattoriali nel periodo 2000-2017. È sin troppo chiaro che ne beneficeranno soltanto i contribuenti che hanno ricevuto le cartelle nel corso degli ultimissimi anni.

A tal punto, ci si domanda: “Perché non estendere – soprattutto al fine di potere fare cassa – la rottamazione anche a tutti coloro che hanno ricevuto le cartelle nel corso del 2018 ed a tutti coloro che le riceveranno nel corso del 2019?”

Sarebbe anche una questione di “giustizia sociale” nei confronti degli ultimi inadempienti. E sarebbe veramente: “La pace fiscale 2019”. Definizione, questa, governativa.

Rodolfo Bava