Nello scorso mese con una nostra nota abbiamo denunciato la precaria situazione della raccolta dei rifiuti a Crotone: “La raccolta differenziata, a trazione Gaetani, e la proverbiale tela di Penelope” (LEGGI).
Da almeno dieci anni, infatti, si parla e si discute di differenziata. Si stabiliscono date di inizio ma l’inizio non arriva mai. L’ultima era stata annunciata a gennaio scorso, però si è registrato un nuovo rinvio. Questione di altri 4 o 5 mesi.
Ma neanche quest’ultima tabellina di marcia è più valida: due giorni or sono è stata annunciata la nuova data: Natale 2019.
Certo, è necessario dotarsi dei vari mezzi per potere espletare il servizio ma, di grazia, non si poteva provvedere 6 mesi fa ad indire la gara, dato che vi era, e vi è, la disponibilità del denaro?
E quanti automezzi da dotarsi! Quanta grazia Sant’Antonio! Tanto a pagare sarà il Comune di Crotone. Da inesperti ci sembrano troppi.
Sono ben 47 gli autoveicoli che serviranno per il trasporto dei rifiuti e per la raccolta differenziata nella nostra città. Automezzi che verranno acquisiti mediante un leasing finanziario con opzione di riscatto finale.
L’importo totale a base d’asta è di 4.409.000,00. Eccoli in breve:
- n. 24 costipatori monopala articolata; capacità 7 mc; portata, 2,35 tonn.;
- n. 16 compattatori monopala articolata; capacità 10 mc; portata 4 tonn.;
- n. 2 compattatori come sopra; però con capacità 22 mc; portata 10,5 tonn.;
- n. 1 compattatore come sopra; però con capacità di 30 mc; portata di 19 tonn.;
- n. 1 autocarro con MTT 3,5 tonn.; allestito per il trasporto di rifiuti ingombranti;
- n. 3 autocarri con MTT 26 tonn.; per trasporto cassoni e gru dietro cabina.
Per evitare che a dicembre vi sia un altro rinvio ci permettiamo di ricordare al Presidente della società Akrea, Rocco Gaetani, che sono necessari anche i vari bidoni da distribuire alle famiglie crotonesi per poter differenziare i vari rifiuti e, pertanto, sarebbe opportuno provvedere, sin d’ora, alle procedure acquisto e non aspettare magari l’arrivo del prossimo dicembre. Grazie.
Rodolfo Bava