La 26ª giornata della Serie B si è conclusa con il sorpasso del Benevento sul Palermo. I campani vincono 2-1 lo scontro diretto con il Pescara, mentre i siciliani lasciano sconfitti l’Ezio Scida.
di Giuseppe Romano
La capolista Brescia pareggia 1-1 in trasferta contro il fanalino di coda Padova. Il minuto 95’ è stato propizio per Kragl che salva il Foggia sul campo dell’Ascoli siglando la rete del 2-2 finale, mentre allo stesso minuto Marsura sbaglia un rigore che ha decretato la sconfitta del Carpi per 1-0 contro il Cosenza, che non pensa più solo alla salvezza. Per la squadra di Braglia iniziano nuove aspettative e le condizioni sono favorevoli.
Si è cauti ancora a Crotone, ma l’evoluzione di queste ultime due giornate porta pensieri positivi. La scintilla era scattata nella gara contro il Brescia tanto che, alla vigilia del confronto col Palermo, squadra leader del campionato di serie B, Stroppa aveva annunciato che il suo Crotone avrebbe vinto e nessuno è mancato all’appello: hanno affondato il colpo contro la vice capolista e la formazione più attrezzata per fare il salto di categoria.
Il cuore-rossoblù, la volontà, l’orgoglio e la mente del gruppo hanno determinato il coraggio di accettare il faccia a faccia con la squadra più pericolosa in trasferta.
Tre gol alla difesa più forte del girone in una battaglia vera, figlia di una serata splendida: gioco veloce, attenzione, bisogno di sopravvivere, senso di appartenenza alla maglia e il desiderio di risollevare quanti erano in crisi e sotto processo dai risultati e per le delusioni che sembrava non dovessero finire più.
C’erano anche da azzerare le frizioni sulle mozioni avanzate dalla stampa e da quanti avevano già dedotto le negative sorti del Crotone, relegato in fondo alla classifica. La rete di connessione si è riavviata, creando un contatto di ottimismo e simpatia verso tecnico e calciatori.
Una vittoria desiderata da una tifoseria in perenne fibrillazione, che per l’occasione rispolvera lo striscione “Curva Sud Crotone”, sostituito ad inizio campionato con la scritta “Un ideale che niente e nessuno potrà fermare”.
È stata una vittoria di squadra, ma non sono mancate le individualità: Simy è stato il catalizzatore che ha portato alla giusta finalizzazione le azioni offensive; sorprendente la progressione offensiva di Mraz, bella sorpresa!
E la non sorpresa di Cordaz che ha difeso con i piedi e con le mani la sua porta attaccata dai tiri di Moreo e Nestorovski; Rohden, Barberis e Benali danno certezze al centrocampo.
Un test positivo superato per dinamicità, orgoglio, grande intensità e personalità. Dovrebbe essere questa la ritrovata identità del Crotone che è mancata per tenere il passo delle grandi, per come era stato programmato.
Tre punti che non tolgono la squadra di Stroppa dalle sabbie mobili, ma che infondono fiducia e convinzione in un finale ancora tutto da scrivere.
La sconfitta casalinga del Venezia contro il Perugia, ha complicato la posizione in classifica della squadra di Walter Zenga a tre punti dalla zona playoff con il Livorno che resta a quota 23 dopo il tris rifilato dallo Spezia.
Stroppa e la tifoseria respirano: In settimana si sono ricaricate le batterie per la risalita e si riparte contro il Padova, diretto interessato alla salvezza.