“La vittoria alimenta inimicizia, perché chi è vinto giace dolente. Chi ha abbandonato vittoria e sconfitta, è colui che vive tranquillo e felice”. (Buddha)
di Sr* l'impertinente
E meno male che le elezioni provinciali non dovevano avere una connotazione politica, visto che, con la riforma Delrio, a votare non sono più i cittadini ma solo consiglieri e sindaci.
Invece, per tutte le implicazioni che ci sono state, in termini di alleanze, contro alleanze, accordi, stratagemmi e perfino qualche sotterfugio, sono diventate le più politiche che a memoria d’uomo si ricordi.
Il tutto è nato perché - dopo tanto parlare e scontrarsi - due tra le forze politiche principali del panorama crotonese, il Pd ed i Demokratici, hanno rotto gli indugi e si sono alleate in questa tornata elettorale.
“Vincere centinaia di vittorie
in centinaia di battaglie
non è l'apice della vittoria.
Sottomettere il nemico
senza combattere
è l'apice della vittoria”.
(Sun Tzu)
È stata questa una competizione importante non tanto per la conquista del maggior numero di consiglieri nel palazzo di via Mario Nicoletta, quanto perché può rappresentare un banco di prova da replicare altrove.
Di per sé, infatti, la Provincia non è che conti poi molto, oramai, anche in termini di risorse a disposizione, ed è sempre alla canna del gas. Ma per i due schieramenti ciò che conta è che dopo molti scontri si sia firmato un armistizio.
Una “tregua” che ha portato subito buoni frutti considerato che la lista unitaria Pd-Demokratici ha conquistato 7 consiglieri su 10, come nella precedente consiliatura.
“A volte il premio non vale
il costo fatto per averlo.
I mezzi con cui otteniamo la vittoria
sono tanto importanti
quanto la vittoria stessa”.
(Brandon Sanderson)
Nonostante il nome “Provincia Nuova” - che a dire il vero sa un po’ di presa in giro vista la maggior parte dei suoi componenti e gli ispiratori - alla fine la lista è riuscita a respingere gli attacchi sia interni che esterni.
Quanto a quest’ultimi ci riferiamo a quelli del Centrodestra, redivivo sul palcoscenico crotonese anche se con soli 5 candidati, di cui almeno un paio in prestito da altre squadre (diventati poi “acquisti”).
È il caso, ad esempio, di Anna Curatola, ex vicesindaco Pd in una delle consiliature a guida Peppino Vallone; mentre da un’altra giunta, sempre a trazione Dem (almeno all’inizio) arriva anche Franca Costanzo, vice sindaco di Petilia Policastro.
“La cosa importante nella vita
non è la vittoria ma combattere;
Non è aver vinto ma
avere combattuto bene”.
(Pierre de Coubertin)
Restando nel centro destra, e nello specifico in Forza Italia: proprio alla vigilia del voto sono arrivate le dimissioni - molto pepate - di Antonio Argentieri Piuma, che non le ha mandate a dire al segretario provinciale Sergio Torromino, con tanto d’accuse, tra l'altro, di aver dovuto subire “affronti gratuiti, offese ed esternazioni lesive” della sua “dignità personale” e la contestazione a scelte “situazioni e soprattutto … alleanze quanto mai discutibili”.
Torromino ha risposto per le rime, imputando al collega Piuma una “imbarazzante pochezza dei contenuti espressi”, e di essersi a suo dire “incentrato sulla sua persona” oltre che di aver “perso la lucidità (se mai l’ha avuta) e la razionalità”.
È proprio il caso di dire: “c’eravamo tanto amati”!
“La vittoria ha centinaia di padri
e la sconfitta è orfana”.
(John F. Kennedy)
La diligenza del Pd e dei Demokratici, intanto, ha dovuto sfuggire anche all’attacco della Sinistra, con la lista creata da Articolo 1 e rappresentata da Franco Parise, Pino Greco e dall’assessore regionale Antonella Rizzo.
Un aiuto - che però non è servito a molto, dato che s’è portato a casa neanche un Consigliere provinciale - è arrivato anche dall’area del Pd che di accordo e lista unitaria proprio non voleva saperne.
Si tratta, come spesso scritto, dell’area che fa riferimento all'ex sindaco Peppino Vallone, Sergio Contarino e nell’attuale Consiglio comunale all’ex candidata antagonista di Pugliese, Rosanna Barbieri.
“Parte della felicità della vita
consiste non nel combattere
le battaglie, ma nell'evitarle.
Un magistrale ritiro
è esso stesso una vittoria”.
(Norman Vincent Peale)
Tornando per un attimo a Piuma, val la pena ricordare che le sue non sono state le sole dimissioni che hanno preceduto o in qualche modo legate alle Provinciali. Si registrano, infatti, quelle ancor più fragorose del capogruppo del Pd in Comune.
Per Michele Ambrosio si tratta di “una decisione presa non a cuor leggero, tutt'altro, ma inevitabile alla luce degli ultimi accadimenti che rischiano, ancora una volta, di collocare me ed il gruppo consiliare in una posizione di spiacevole contraddizione”.
Questo perché in precedenza, ovvero nel momento del suo insediamento, aveva annunciato una opposizione vera, cosa mai vista in due anni e mezzo di consiliatura comunale: ma i suoi compagni di viaggio non erano proprio dello stesso avviso, e forse neanche sullo stesso treno.
“Se vuoi vittoria nella tua vita
devi imparare ad essere da solo
con i tuoi pensieri e fare in modo
che siano pensieri buoni”.
(Sandra Hersey)
Poteva il buon Ambrosio fermarsi qui ma invece è andato in po’ più in là, dando un nome e cognome (pur non facendolo apertamente) al presunto “colpevole” della sua decisione di lasciare l’incarico.
Scrive, infatti, che “in queste ultime settimane … ho registrato una forte spinta, di chiara matrice regionale, indirizzata a modificare il percorso intrapreso dalla Segreteria Cittadina e dal Gruppo Consiliare”.
Una situazione che “mi ha portato a valutare che il ruolo svolto, le posizioni politiche assunte, rischiano di essere da intralcio a future dinamiche elettorali che al momento non trovano una chiara condivisione”.
“Ritengo coraggioso chi supera i suoi desideri
di colui che vince i suoi nemici;
perché la vittoria più difficile è contro se stessi”.
(Aristotele)
Il nome e cognome in questione è quello del presidente della Regione Mario Oliverio, che da tempo ha “spinto” per arrivare all’alleanza tra Pd e Demokratici, appunto in vista di una possibile ricandidatura a governatore.
Non fosse altro perché proprio durante la sua ultima visita in città - e guarda caso per partecipare ad un convegno sul regionalismo promosso dalla Sculcos’s family - ne ha ribadito il concetto, invitando sindaci e consiglieri a votare la lista unitaria alla Provincia e avvisando che chi si sarebbe sottratto avrebbe potuto incorrere in possibili ripercussioni di natura politica.
“Ogni momento di resistenza
alla tentazione è una vittoria”.
(Frederick William Faber)
In realtà qualcuno ha sgarrato, e nonostante gli avvertimenti prima del Partito Democratico con il segretario provinciale Gino Murgi che ha fatto da apripista, e poi del governatore.
Così, gli scontenti del gruppo Pd, tra cui Mario Megna (che non è stato ricandidato) e la stessa Barbieri, avrebbero dirottato il loro voto in direzioni diverse.
Ma anche se i rappresentanti vicini al signor S. hanno mantenuto le consegne, qualche voto anche lì s’è disperso a favore di candidati del territorio: segno di qualche malessere latente e ancora non sopito.
“Le sole vittorie che
non lasciano nessun rimpianto
sono quelle che sono guadagnate
sopra l'ignoranza”.
(Napoleone Bonaparte)
Per farla breve: una volta abbattuto il muro che li divideva, c’è da giurarci che questa finora inedita alleanza (anche se da tempo annunciata) si ripeterà anche in altri appuntamenti elettorali, a partire dalle Amministrative che in maggio si svolgeranno in diversi Comuni.
Il clou, però, saranno le Regionali dove convergeranno una serie di reciproche convenienze che faranno in modo che il fidanzamento delle Provinciali diventi una più consistente promessa di matrimonio: il Pd nella speranza di interrompere la lunga scia di sconfitte; il governatore Oliverio con l’auspicio di una rielezione (dato che col solo partito sarebbe dura); ed il signor S. che potrà concorrere nuovamente ad un seggio regionale per la diletta pargola.
Ma se però i “piani” dovesse fallire, allora sì che per molti dei protagonisti non ci sarà più possibilità di ripresentarsi al cospetto degli elettori.
E meno male che le Provinciali non dovevano avere connotazioni politiche ...
* Simbolo dello Stronzio