Serie B. Cosenza e Crotone alla prova del derby salvezza. Sfida insidiosa, più da volpi che da lupi e squali

6 aprile 2019, 20:17 Trasferta Libera

La 28a giornata del campionato di Serie B è iniziata venerdì con l’anticipo Brescia-Venezia, vinto dalle “rondinelle” per 2-0 grazie alle reti di Torregrossa e Tonali. Il Cittadella travolge il Livorno per 4-0 e raggiunge la zona playoff, lasciata dallo Spezia che perde 1-0 a Foggia. In zona retrocessione, il Carpi vince per 2-1 sul Padova ma rimane a -5 dalle dirette concorrenti.


di Cinzia Romano

La partita più attesa per le squadre calabresi è sicuramente il derby allo stadio “San Vito-Gigi Marulla” dove è previsto il sold out con gli spalti invasi dai colori rossoblù.

Tra le tifoserie non c’è una vera e propria rivalità come con le altre squadre calabresi, ma si sa che perdere non piace a nessuno perché dopo una sconfitta, lo sfottò è dietro l’angolo.

In un derby i supporter chiedono ai calciatori non solo di vestire la maglia con orgoglio, ma anche di scendere in campo come se si stesse disputando una finale mondiale; nel cuore dei tifosi queste gare a volte valgono più di un’intera stagione.

Non è uno scontro di alta classifica ma la posta in palio è importante, con sei partite da disputare ed il turno di riposo forzato da scontare, l’obiettivo salvezza è ancora distante 2 o 3 vittorie.

Dai microfoni i due tecnici non si sbilanciano nel rivelare moduli o formazione titolare e lanciano messaggi precisi ai propri giocatori, entrambi pretendono carattere e determinazione. Stroppa:

“Dobbiamo dare continuità al campionato che stiamo facendo e domani è un’altra tappa per poter migliorare ancora di più la nostra classifica. È una partita difficile sotto tanti punti di vista perché il Cosenza ha buone individualità e un’identità ben precisa, anche se non da riferimenti, i sistemi di gioco cambiano sia a partita in corso che ad inizio gara”.

“Le insidie sono molte, però il modo in cui si è affrontato il Perugia è sinonimo di una squadra molto matura. È una bella partita da giocare, i fattori imprescindibili devono essere carattere, determinazione, cattiveria ed arrivare prima. Non ci possiamo permettere errori perché se sbagli il Cosenza ti castiga”.

Anche Braglia è consapevole delle difficoltà oggettive di questo confronto e chiede il massimo ai suoi:

“La squadra ha fatto otto punti in più rispetto al girone di andata, dobbiamo fare quelli che ci mancano per salvarsi perché ce lo meritiamo tutti. Adesso per noi inizia un trittico di partite determinante ad iniziare dal Crotone. In ogni gara dobbiamo mettere il massimo nell’atteggiamento, servono cattiveria e determinazione”.

“Il Crotone è una squadra ben attrezzata, fisica, tosta che con Stroppa ha trovato continuità, ma noi ci dobbiamo far trovare pronti sotto tutti gli aspetti e mettere il cuore in campo. Il calcio è fatto di motivazioni, dobbiamo giocare da Cosenza, fare una grande gara e prepararla bene anche nello spogliatoio”.

Le due squadre stanno vivendo un periodo opposto nell’andamento dei risultati, diverse anche nel look e nelle caratteristiche: un Cosenza aggressivo e prepotente nel modo di stare in campo, contro un Crotone qualitativo e ordinato.

Domenica sarà la terza partita in otto giorni e la condizione fisica potrebbe giocare brutte sorprese, ma la carica agonistica del derby darà la giusta spinta per correre al massimo dei giri.

Ci si aspetta che, come sempre, i rossoblù silani attacchino gli avversari con un pressing asfissiante e provocatorio, mentre i pitagorici, siano decisi e chirurgici nello sviluppo del gioco.

Il Crotone vuole a tutti i costi effettuare il sorpasso e per poterlo fare dovrà sfatare il tabù del derby nella cadetteria contro il Cosenza, dal momento che, nei 5 precedenti, ha incassato 5 sconfitte su 5.

Mister Stroppa ha parlato di possibili insidie nei 90 minuti, in cui Cordaz e compagni dovranno essere come il sovrano descritto da Machiavelli ne “il Principe”, cioè saper ricorrere all’astuzia e alla forza secondo le circostanze e le necessità, perché dal momento che il leone non sa difendersi dalle trappole e la volpe non sa difendersi dai lupi, bisogna essere sia volpe per riconoscere le trappole che leone per impaurire i lupi.

L’ARBITRO

A dirigere Cosenza-Crotone, in programma domenica 7 aprile alle ore 21, sarà Eugenio Abbattista della sezione di Molfetta, coadiuvato da Oreste Muto di Torre Annunziata e Paolo Formato di Benevento. Quarto ufficiale Lorenzo Maggioni di Lecco.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Cosenza (3-5-2): Perina; Capela, Dermaku, Legittimo; Bittante, Bruccini, Palmiero, Sciaudone, D’Orazio; Maniero, Tutino. Allenatore: Braglia.

Crotone (3-5-2): Cordaz; Curado, Vaesanen, Golemic; Sampirisi, Zanellato, Barberis, Benali, Firenze; Pettinari, Simy. Allenatore: Stroppa.