“Le liti non durerebbero mai a lungo, se il torto fosse da una parte sola”. (François de La Rochefoucauld)
di Sr* l’Impertinente
“Clamoroso al Cibali”, si direbbe! O, meglio, clamoroso nella politica crotonese. In questi giorni si è scoperto - cosa ritenuta fino a poco tempo fa impensabile - che c’è un partito che litiga anche più del Pd.
Parliamo di Forza Italia, nella città pitagorica divisa da tempo in due fazioni contrapposte che, in ogni occasione, non disdegnano di scambiarsi reciproche accuse o incolparsi di tutto.
La prima fazione è quella “ufficiale” guidata dal segretario provinciale, Sergio Torromino, che fa capo ad Occhiuto e Santelli; e poi c’è quella con Massimo Tambaro, che si riconosce nella leadership del senatore reggino Siclari.
“Se litighiamo con qualcuno che amiamo
è bene ricordare che le parole cattive
gli faranno più male che a un estraneo”.
(Ignazio Silone)
Il Centrodestra crotonese ha eletto tre Consiglieri provinciali, anche se uno di questi (Costanza, vice sindaco di Petilia Policastro) sembra essere in realtà più un prestito dal Pd, almeno a giudicare dall’ex appartenenza col sindaco Nicolazzi.
A leggere i risultati dalle scorse Provinciali, la fazione che ha ottenuto le maggiori preferenze è quella di Tambaro, con l’elezione di Luigi Lidonnici (primo eletto del Centrodestra) che con le sue 10.090 preferenze rimarca “una forte presenza del nostro gruppo nei vari comuni della provincia e nello stesso capoluogo”.
Un po’ meno bene è andata a quella che sarà la capogruppo azzurra, Anna Curatola, arrivata penultima nella corsa alle provinciali e superata perfino dalla già citata Costanzo.
“Potete evitare di litigare… non lo sopporto,
il mio Xanax non sta funzionando”.
(Cate Blanchett nel film Jasmine)
Tambaro ha sottolineato poi il ruolo svolto dal Comune di Rocca di Neto “che - a suo dire - ha saputo convergere sul candidato azzurro Lidonnici, grazie non solo alla sua capacità di sintesi ma anche all’ottimo lavoro svolto da Salvatore Cosimo, già vicesindaco”.
Ha tenuto anche a precisare che in questa battaglia non siano stati da soli, e per questo ha ringraziato “il consigliere regionale Mimmo Tallini e il senatore Marco Siclari, così come a Lidia Vecchione, portavoce dell’Eurodeputato Aldo Patricello, e a Stella Salmeri.
A parere di Tambaro “la recente competizione elettorale ha attestato Forza Italia come il partito di centrodestra più rappresentativo in provincia; un lavoro in crescita che incontra tante difficoltà, ma che di certo non ci scoraggiano”.
Il riferimento è “ai frequenti pubblici attacchi tra il coordinatore provinciale di FI, Sergio Torromino, e l’ex capogruppo consiliare di FI Tonio Argentieri Piuma, da cui prendiamo le dovute distanze”.
“La comunicazione
perfetta esiste.
Ed è un litigio”.
(Stefano Benni)
Non ci sta, però, Torromino a passare per il cattivo di turno, e non le ha mandate a dire a Tambaro ed al suo gruppo, accusandoli di aver fatto “la corsa ad auto attribuirsi meriti e ruoli particolari!”.
In particolare ha sottolineato come “la partecipazione e poi l’affermazione della lista unitaria del centrodestra alla competizione elettorale provinciale” sia stato “il frutto di un lavoro di coalizione che ha visto attivi i gruppi dirigenti”.
Torromino accusa che si rendano “visibili agli organi di stampa persone le quali si richiamano appartenenti al partito di Forza Italia” ma che “non hanno partecipato a nessuna riunione operativa, né a processi decisionali al tavolo della coalizione di centrodestra e che però millantano meriti virtuali”.
“Per litigare occorre essere in tre.
È necessaria la presenza del paciere.
Non si può raggiungere il potenziale
pieno della furia umana senza
l’intervento strategico
di un amico di ambo le parti”.
(Gk Chesterton)
Inoltre, il segretario provinciale di FI scrive “che le persone che oggi tentano di salire sul carro dei vincitori ci sembrano più alla ricerca di visibilità personale che disponibili a lavorare nelle sedi del partito, nelle assemblee di territorio per fornire un concreto contributo per la sfida comune”.
Ribadisce Torromino a Tambaro & soci che “non risultano ruoli dirigenziali ufficiali nel partito di Forza Italia Provincia di Crotone, oltre a quello del coordinatore Provinciale Sergio Torromino e del vicecoordinatore provinciale Salvatore Pacenza” e che “gli altri sono iscritti, sostenitori e amici”.
Il segretario provinciale del centro destra attribuisce poi il successo del centrodestra alle “collaborazioni fattive di Salvatore Cosimo, Tommaso Arabia, Mario Carvelli assieme al coordinatore provinciale di FI Sergio Torromino e tantissime altre persone”.
Infine sottolinea che le forze adesso vadano concentrate nelle “imminenti elezioni per la Regione Calabria” che “sanciranno una vittoria netta del centro destra che riprenderà la leadership della regione”.
“Non siamo mai così
tanto disposti
a litigare con gli altri,
come quando siamo
insoddisfatti di noi stessi”.
(William Hazlitt)
Non si è fatta attendere anche la risposta di Stella Salmieri, che ha sottolineato: “Abbiamo un coordinamento provinciale composto da due (leggasi due) persone, la cui candidata, così è stata definita, è stata eletta con 4 preferenze nel Comune di Crotone e 8 preferenze nel Comune (forse 2 Comuni) di fascia azzurra (per intenderci quella più bassa della provincia e minor numero di abitanti)”.
Per la Salmieri, “quelli che erano presenti alla prima riunione nel corso della quale sono state gettate le basi per la creazione di una lista di centrodestra e che registrava l’assenza del coordinatore provinciale e del suo vice seppur svoltasi nella sede di partito, sono quelli che hanno ottenuto preferenze in quasi tutti e 27 i comuni della provincia”.
Davvero niente male per uno schieramento che è riapparso sulla scena politica crotonese dopo un periodo di lungo oblio, e che dopo la competizione elettorale è già alle prese con litigi degni del Pd.
“Vi sono liti le quali tollerano
meglio la soluzione ingiusta,
perché esigono più intensamente
la soluzione rapida e viceversa”.
(Francesco Carnelutti)
A proposito di Pd e di meriti, se ne prende anche il sindaco di Petilia, eletto con il Partito democratico (lo stesso in cui la Curatola, addirittura, ha fatto da vice sindaco, nell’era Vallone).
Nicolazzi scrive nel profilo istituzionale del Comune che la maggioranza “#Petiliaprimaditutto” ha eletto alle provinciali la vice sindaco Francesca Costanzo.
Per il primo cittadino “si tratta di una ‘vittoria’ esaltante perché se non fosse stato per il nostro impegno, la stessa lista di centro destra non si sarebbe neppure presentata alle elezioni”. Non certo un complimento per i nuovi alleati.
“Litigio - Livori in corso”.
(Antonio Romano)
E se le premesse ed il clima sono questi per delle elezioni secondarie come quelle provinciali, non si può immaginare cosa potrà accadere alle ben più importanti Regionali.
Sta di fatto che, nel centro destra, al di là delle votazione all’ente intermedio, nessun contatto c’è stato ancora tra Forza Italia, Fratelli d’Italia e, men che meno, con la Lega di Salvini, con la quale non sono mancate le discussioni.
Se, come sembra, per la presidenza della Regione, Fratelli d’Italia proporrà Wanda ferro al posto di Occhiuto, le discussioni finiranno - se possibile - per aumentare con il rischio che il centrodestra riesploda al suo ritorno sulla scena.
* Simbolo dello Stronzio