Anche Crotone, nel 1924, conferì la cittadinanza onoraria al duce, in contemporanea con decine di altre città. L’esperienza fascista finì, in malo modo, a partire dal 1943, e nonostante le numerose fonti non sappiamo se quella cittadinanza sia stata ritirata.
di Francesco Placco
Sono sempre di più le città che, giorno dopo giorno, decidono di revocare la cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini.
Non solo grandi centri abitati, ma anche piccoli comuni che, a partire dal 1923 si trovarono di fatto “costretti” a conferire l’onorificenza al duce.
Venne scelto un giorno simbolico: il 24 maggio, storica data dell’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale ma anche giorno di insediamento del nuovo governo.
Sono talmente tanti i comuni interessati che nel 2017 venne proposta un’interrogazione parlamentare (QUI) al fine di far decadere tutti gli oramai vetusti riconoscimenti. Ma ad oggi, rimane una scelta delle singole amministrazioni.
Nello specifico, il Comune di Crotone approvò all’unanimità il riconoscimento con Deliberazione del Consiglio Comunale in seduta pubblica del 24 Maggio 1924 alle ore 19: la maggioranza, composta da sedici consiglieri su trenta, che “vivamente plaudendo sorgono in piedi” e “con voti unanimi conferiscono a S.E. Benito Mussolini la cittadinanza onoraria Cotronese”. La decisione venne presa a pochi giorni dalle elezioni, dove la Calabria (accorpata alla Basilicata) contribuì alla presa di potere del PNF con il 76,5% dei voti.
Esistono numerose fonti riguardanti questi anni. Decine di libri, ricerche, pubblicazioni, archivi, che ben descrivono – grazie al lavoro certosino di storici ed appassionati – quello che successe nel Ventennio anche in un piccolo lembo di terra come Crotone.
Eppure, da praticamente tutte le fonti esistenti, è impossibile sapere se quella cittadinanza onoraria, un tempo vessillo necessario ed oggi inutile fardello, sia mai stata revocata.
Una questione sicuramente di secondaria importanza rispetto agli asfissianti problemi della quotidianità, ma che oggi più che mai rappresenta l’impegno degli amministratori, quanto meno di quelli che vogliono prendere una posizione netta, nel contrasto delle ideologie dell’odio e dell’intolleranza, che purtroppo tornano a diffondersi.
Benito Mussolini è ancora cittadino onorario di Crotone? Ad oggi nessuno è riuscito a darmi una risposta certa, tra chi è pronto a giurare di sì e chi invece spera di no.
Dal Comune non ho ricevuto ancora nessuna risposta, ma sarebbe interessante, a questo punto, un cenno di vita sul tema da parte dell’amministrazione, che potrebbe prendere la palla al balzo per rendere pubbliche le eventuali documentazioni o per avviare - finalmente - la procedura di revoca.
Non è una questione politica, partitica o di ideologie. È una questione di correttezza: abbiamo ben altre figure da rendere e mantenere cittadini onorari.