Serie B. Game over: Lecce in A, Foggia in C e il Crotone si tiene la categoria davanti a 10mila “cuori”

11 maggio 2019, 20:12 Trasferta Libera

Game over per la regular season di Serie B. Il Lecce batte 2-1 lo Spezia e, per il secondo anno consecutivo, festeggia una promozione che, questa volta, vale la massima serie. Il Cittadella rimonta due gol al Palermo e conquista un posto nei playoff.


di Cinzia Romano

In basso alla classifica succede tutto negli ultimi minuti di gioco quando al Venezia riesce un’inimmaginabile rimonta passando dallo svantaggio di 2-0 del primo tempo alla vittoria per 3-2, grazie alla tripletta di Zigoni.

A farne le spese è il Foggia che non riesce a mantenere il gol di vantaggio e capitola contro il Verona, sprofondando in serie C. La Salernitana perde 2-0 a Pescara e disputerà i playout contro il Venezia.

La lotta in fondo alla classifica per non retrocedere è stata spietata ed il Crotone ha dovuto combattere a denti stretti ma con la consapevolezza che ce l’avrebbe fatta. Così è stato e senza distrarsi un solo secondo.

Un finale che mette fine a tutte le ansie create da qualche frenata che ha fatto sbandare verso il basso. A “spingere” c’erano tutti, in campo e sugli spalti: bella coreografia, buona presenza di pubblico nei tre settori dello “Scida”.

La posta in palio ha richiamato tutti all’ordine e in diecimila sono accorsi con grande senso di responsabilità e appartenenza ai colori rossoblù. C’era anche il sole di primavera con un leggero vento che ha lenito le fatiche in campo.

Nessuna sorpresa durante la lettura delle formazioni: Stroppa ha confermato quanto annunciato in conferenza stampa, il giorno prima.

Crotone in maglia rossoblù, Ascoli in bianco-nero. L’undici del Crotone fa “corazza” a bordo campo, prima del fischio d’inizio di una partita che vale oro. A battere il calcio d’avvio sono i ragazzi che Stroppa ha compattato per la vittoria.

Grande intensità di gioco, nessuna ansia e tanta profondità nelle azioni offensive: è il Crotone che tutti pensavano di vedere e di applaudire. La linea difensiva ospite soffre ma resiste, sono tante le azioni da gol dei calabresi.

Il risultato si sblocca al 40’ con uno scambio da copione: Molina-Simy ed è la rete che segnerà una partita vibrante, una prova superlativa di tutta la squadra. Nel secondo tempo ci pensano i gol di Pettinari al 48’ e di Benali al 57’, a chiudere la partita.

Il Crotone vince con un netto 3-0 contro l’Ascoli e festeggia la salvezza con il rammarico di non aver centrato il vero obiettivo di inizio stagione e di quello che avrebbe potuto essere.

“Ci è servito da lezione e ritorneremo a fare il calcio come abbiamo sempre fatto, con le giuste ambizioni ma senza tanti proclami. A gennaio abbiamo rivoluzionato la squadra ed è uscito fuori il vero Crotone che purtroppo ci vede salvi solo all’ultima giornata.”

Con queste parole il presidente Gianni Vrenna commenta una stagione, vissuta da grande squadra solo nel girone di ritorno, in cui i ragazzi di mister Stroppa sono riusciti a conquistare 30 punti, ma in piena retrocessione, che pesava come la spada di Damocle.

Alla prima giornata del girone di ritorno il Crotone era penultima a 13 punti, con uno svantaggio di 8 punti da Venezia e Foggia alle quali oggi ha dato un distacco rispettivamente di 5 e 6 punti, mentre era distante addirittura 11 punti dalla Salernitana, che dopo questa giornata ha 5 punti in meno dei calabresi.

Mister Stroppa, in conferenza stampa, ringrazia la squadra e tutti quelli che lavorano dietro le quinte, citando tutti, dai magazzinieri allo staff medico:

“Questo risultato è da condividere con tutte le persone che, da quando sono tornato a gennaio, hanno avuto un’unità di intenti con me impressionante. Hanno saputo fare quadrato permettendomi di fare al meglio il mio lavoro ad iniziare dalla qualità del terreno di gioco. La squadra mi ha dato la possibilità di esaltare i singoli che avevo a disposizione. La qualità del lavoro si è così elevata e deve essere la base per il futuro”.

“Il ds Ursino sa benissimo quali giocatori serviranno per ripartire, ma non bisognerà tralasciare le tante risorse che già esistono. Cerchiamo di non smantellare niente. Qui ci sono delle grandi potenzialità, questa è una società organizzata e mentalizzata e vorrei che non si lasciasse andare. I presupposti per continuare insieme ci sono ed è questa squadra. Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato per me ed insieme a me.”

Il tecnico dei pitagorici conclude dicendo: “Giocare un campionato da protagonista e con il favore dei pronostici non era semplice” ed infatti nessuna tra Benevento, Hellas Verona e Crotone, retrocesse dalla serie A lo scorso anno, sono riuscite a classificarsi nelle prime due posizioni.

Bravi tutti nonostante tutto…