Il Compromesso “Storto”: dall’unione di fatto al matrimonio Sculco-Pd. È psicodramma in Consiglio

29 maggio 2019, 18:32 Sr l'impertinente

“Il matrimonio è come una trappola per topi; quelli che son dentro vorrebbero uscirne, e gli altri ci girano intorno per entrarvi”. (Giovanni Verga)


di Sr* l'impertinente

La seduta del Consiglio comunale di Crotone di ieri sera si annunciava importante e non solo per i punti all’ordine del giorno, il consuntivo 2018 e il piano di rientro per lo sblocco della spesa, quanto anche e soprattutto per verificare la tenuta della maggioranza.

Come ampiamente preventivato ed annunciato è saltata la seduta in prima convocazione, e colpisce la motivazione che ha dato il presidente della civica assise, Serafino Mauro.

“Essendo oggi - aveva scritto - una giornata post elettorale ancora interamente dedicata alle elezioni europee ed amministrative ed è previsto l'inizio dello scrutinio per le elezioni locali alle ore 14, i Consiglieri Comunali sono impegnati a seguire le operazioni relative al dato definitivo delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e successivamente quelle relative ai consigli Comunali”.


“Si dovrebbe essere sempre innamorati.

Ecco perché non bisognerebbe mai sposarsi!”

(Oscar Wilde)


Come dire che la colpa del rinvio erano le Europee e le Comunali (e già immaginavamo i molti consiglieri in tensione per le sorti amministrative di Umbriatico e Cerenzia...) e non già i problemi di maggioranza.

Peccato, però, che anche nella seconda convocazione le incertezze sui numeri di quest’ultima si sono palesati in tutta la loro gravità e così è andato in scena, sempre ieri, un autentico psicodramma dell’Amministrazione Pugliese&Co. Pardon, Pugliese&Scu!

Ad inizio della riunione, infatti, all’appello mancavano quattro componenti della maggioranza, Raffaella Cavallo, Anna Maria Oppido, Maria Rita Megna e Tommaso Pupo; minoranza al completo, escluso il gruppo di Forza Italia.


“Il matrimonio è l’unione di due diversità

affinché una terza possa nascere sulla terra.

È l’unione di due anime in un amore forte

che abolisce ogni separatezza”. (Khalil Gibran)


Proprio colui che un giorno prima aveva cercato di negare l’evidenza, il presidente Mauro appunto, ha certificato con il suo intervento iniziale la crisi della maggioranza e che le cose stiano esattamente come lo Stronzio va scrivendovi da mesi.

Il Presidente del Consiglio, solitamente dall’aplomb anglosassone, è addirittura uscito fuori dai gangheri arrivando a strigliare i colleghi di maggioranza che non si erano presentati all’appuntamento in aula.

Ha espresso un forte biasimo nei loro confronti e riferendosi a qualche consigliera ha detto che si sia neanche degnata di dare una giustificazione alla sua assenza, così come previsto dalla regolamentazione del Consiglio stesso.

C’è andato giù duro Mauro, poi, sostenendo finanche che, forse, qualcuno degli eletti nella civica assise non merita cotanto incarico, perché non risponde, così facendo, alle istanze dei cittadini crotonesi che chiedono “maggiore responsabilità”.


“Se pensi che il matrimonio sarà perfetto,

probabilmente sei ancora al ricevimento nuziale”.

(Martha Bolton)


Un altro aspetto importante del Consiglio di martedì è arrivato dall’intervento di alcuni consiglieri, di maggioranza e questa volta presenti, ma anche della minoranza, che visto la crisi in atto hanno suggerito di allargarla eventualmente la maggioranza.

Lo ha fatto, ad esempio, Enrico Pedace rivolgendosi al sindaco ed invitandolo a prendere atto di numeri risicati ed a guardarsi intorno per cercare altre forze su cui appoggiarsi.

Ilario Sorgiovanni, del Movimento 5 Stelle e ovviamente da un punto di vista diverso, constatata la “promessa di matrimonio” scambiatasi tra DemoKratici e Pd, ha invece invitato ad accelerare i tempi e celebrarne le nozze, per chiarezza e trasparenza.


“Prima del matrimonio tenete gli occhi ben aperti.

Dopo chiudetene uno”. (Benjamin Franklin)


Le partecipazioni, in effetti, sembrerebbero già “stampate”: nel patto alla Provincia, alle Elezioni Europee ed dal paventato accordo delle Regionali. Insomma, basta adesso decidersi al salto, ovvero dalla convivenza al matrimonio, con in dote magari un assessorato.

Anche il consigliere Andrea Devona, del Pd, ha svolto ieri il ruolo del facilitatore di matrimonio, sottolineando come il centro-sinistra sia stato finora disponibile per “senso di responsabilità”.

Mario Galea, invece, ha richiamato il presidente Mauro, sottolineando che di questi discorsi di allargamento e future alleanze non si debba parlarne in Consiglio ma in altre sedi.


“Tutti i matrimoni sono felici. È cercare di vivere insieme

dopo che causa i problemi”. (Shelley Winters)


Chi di strigliata ferisce di strigliata perisce: così, il presidente del Consiglio Comunale che aveva bacchettato i colleghi assenti, ha subito, a sua volta, anch’egli un analogo trattamento da Pisano Pagliaroli, indicato come uno di quelli che potrebbe presto cambiare casacca.

Pagliaroli, prendendo atto dell’assenza dei colleghi di maggioranza, ha puntualizzato però come nessuno abbia detto che gli stessi siano stati “allontanati” proprio dal modo di fare politica dell’amministrazione: un modo cioè che li avrebbe esclusi, così come che non coinvolga in nessun modo il Consiglio Comunale.

Poi l’affondo, dicendosi per nulla sulla linea indicata di un eventuale accordo con il Pd, perché - ha ribadito - la campagna elettorale l’ha fatta contro il Partito Democratico, ed ora ai suoi lettori non può certo spiegare che ci si ritrovi finanche alleato: “Siete voi che avete tradito me”.


“Il legame del matrimonio è così pesante

che si deve essere in due per portarlo,

spesso in tre”. (Alexandre Dumas padre)


In tutto questo, il sindaco Ugo Pugliese, presente i aula, è rimasto assolutamente silente: ovviamente con il viso effettivamente un po’ rabbuiato e certamente nella consapevolezza di come il suo cammino non sarà agevole.

Pare che durante gli incontri in via Firenze con i vari consiglieri che hanno manifestato prima dell’assise tutta la loro insoddisfazione, in molti abbiano indicato nella mancata capacità “di coinvolgere” da parte del primo cittadino uno dei principali problemi.

Il signor S. avrebbe spiegato ai suoi che cambiar sindaco non si può e che perciò bisogna andare avanti e, quindi, in questo frangente, stringere le fila e continuare cercando di portare avanti almeno qualche opera importante.


“Il matrimonio è un’esagerazione,

come uno che ha fame

e si compra un ristorante”. (Anonimo)


I mal di pancia, però, sono molti di più di quanti emersi ieri in Consiglio, perché oltre a quelli che non si sono palesati in aula ci sono anche consiglieri fortemente critici, come ha dimostrato ad esempio l’intervento di Pagliaroli.

Così come ci sono altri che hanno espresso al leader della coalizione la loro insoddisfazione su alcuni componenti della giunta oltre che per siano stati trattati, e chiedono un maggiore coinvolgimento.

È una matassa, questa, difficile da dipanare e che in un immediato futuro, anche piuttosto prossimo, potrebbe riservare delle sorprese non certo positive per l’amministrazione Pugliese. Anche se si respira già aria di festa per un matrimonio che s'ha da fare”.

* Simbolo dello Stronzio