Caro Direttore, permettimi, una volta tanto, che possa derogare dal mio compito di scrivere sulla Calabria, estendendo il mio dire alla politica nazionale.
A darmi tale opportunità è un’amica di Facebook. Nei giorni scorsi avevo pubblicato il seguente telegrafico post: “Chi ha votato Salvini sappia che con l'attuazione perversa del federalismo fiscale continuerà lo scippo nei confronti del Sud”.
Detta amica mi ha apostrofato pesantemente: “Il post mi appare: sterile, grottesco e paradossale vittimismo o avvertenza”.
Non direi. Basterebbe soffermarsi sull’Autonomia delle Regioni. Riprendo da internet:
“Alcuni componenti del M5S temono che l'autonomia concessa alle regioni economicamente in salute, e quindi che hanno maggiore gettito fiscale, riduca le tasse normalmente distribuite a livello statale, e che questo significhi minori risorse a disposizione per le regioni economicamente più in difficoltà, cioè le regioni del Sud: Il M5S chiede dunque garanzie sul fatto che i livelli essenziali delle prestazioni, così come dice la Costituzione, vengano assicurati per tutti: in materia di istruzione e assistenza sanitaria, per esempio, che secondo alcune previsioni in certe regioni potrebbero venire a mancare se passasse l'autonomia”.
Quindi, non sono soltanto io a temere. Anzi, aggiungo che una regione del Nord pretenderebbe che le cattedre per l'insegnamento venissero assegnate soltanto agli insegnanti della regione di appartenenza.
Ed ora cerco di dissertare sulla Tav. Anche per la realizzazione di quest’opera il M5S non sarebbe d'accordo, ma dovrà (penso) pur cedere per continuare a rimanere aggrappato al Governo.
E ciò, nonostante sia stato precisato - da luminari professori universitari - che sia un'opera inutile, dato che il movimento merci, in Italia, si attesta attorno all'85 per cento. Ma il grande Salvini pretende, pur di non tradire le aspettative di moltissimi leghisti del Nord, che venga realizzata!
Ma quasi tutti i provvedimenti governativi non fanno che privilegiare il Nord. Si è concluso, recentemente, l'iter amministrativo del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con l'elenco dei cantieri, pronti ad essere aperti, per la prevenzione delle alluvioni.
Nel DPCM che la Corte dei Conti ha registrato, ci sono i primi cantieri nelle seguenti città: Genova, Olbia, Milano, Firenze, Padova, Pescara, Bologna e Venezia. Ecco, innanzitutto, le città del Nord!
Alla luce di quanto sopra, il mio post penso appaia tutt'altro che sterile e tanto meno grottesco. Lontano da me anche il vittimismo.
Confiderò alla mia interlocutrice che un anno fa avevo anche io votato per Salvini ma, a differenza dei meridionali che hanno votato alle Europee per la Lega, ho cercato di valutare gli atteggiamenti ed i provvedimenti del Ministro degli Interni, decidendo di non votarlo più e di denunciare, nel contempo, la grande assenza di Salvini nei confronti della Calabria e del Mezzogiorno d'Italia.
Rodolfo Bava