Ugo Pugliese e l’altra faccia di Pitagora. A Matera rinasce il genio matematico, a Crotone neppure una “navetta”

20 giugno 2019, 13:00 Politica.24

Che figura di m…! A celebrare il genio di Pitagora tutti grandi nomi di cultura, divulgazione, giornalismo e scienza. Da Piero Angela al premio Nobel per la Letteratura John Coetzee, dal Premio Oscar Nicola Piovani all’inventore dei giochi matematici Ian Stewart, dal fisico Guido Tonelli ai matematici Claudio Bartocci, Luigi Civalleri, Alberto Conte, Paolo Zellini, e poi Roberto Cingolani, Moni Ovadia, Valeria Solarino, David Riondino, gli artisti Ugo Nespolo, Tobia Ravà, le opere di Aldo Spizzichino, Federico Giudiceandrea. E nemmeno una, dicasi nemmeno una, contata con l'abaco o il pallottoliere, di autorità parlamentari crotonesi, consigliere regionale locale, sindaco o assessore comunale casereccio tra gli invitati.


di Vito Barresi

Una nutrita pattuglia di giornalisti scientifici presenterà nel linguaggio e nelle forme comunicative dell’attualità, le intuizioni, le scoperte e le “invenzioni” geometriche, matematiche, astronomiche del grande intelletto di Samo, promuovendo la primigenia sapienza scientifica del crotoniate, enunciata non solo nel famoso teorema di Pitagora ma anche nel più universale, enciclopedico corpus delle dottrine pitagoriche che si trovano spesso sparse e non ordinate in frammenti e opere, che sono poi le inesauribili fonti della sua stessa dottrina.

Un corpus, al momento né metodologicamente, né bibliograficamente compaginato, che resta ancora senza una sua concentrazione produttiva, una fabbrica pitagorica, in breve mancante di una custodia, una Banca Dati, Big Data Pitagorico, un Archivio Universale dei temi, della documentazione, dei libri e degli studi che pure potrebbe essere opportunamente realizzata, come ebbi modo, già molti anni fa, abbastanza inascoltato, di proporre con alcuni progetti specifici denominati “I mago Pitaghorae”.

Per restare a Matera Città Europea, dove il solstizio d’estate prenderà il tono di uno straordinario revival pitagorico, promuovendo nuova attenzione su questa immensa e inesauribile risorsa di nuova conoscenza, alcuni degli appuntamenti si svolgeranno in un variopinto parco pubblico, in cui abili giardinieri faranno ascoltare e “sentire” i profumi intensi del “giardino pitagorico”.

Tra Matera e Metaponto, Pitagora e la sua scuola riceveranno quei meritati onori che mai ebbero nella loro patria del cuore e della mente che fu la grande, immensa, potente antica Kroton, purtroppo, oggi, miseramente derelitta e priva di forti e significativi orientamenti progettuali, politici e culturali.


A Crotone ci s’accontenta

di quel passa il “convento”

mentre in Basilicata diventa

un palpitante attrattore


A Crotone bisogna accontentarsi di quel che passa il “convento”, anzi il Comune, tanto di Regione e Provincia meglio non parlarne, nel mentre in Basilicata si può verificare e constatare come un sogno svanito in terra pitagorica, altrove diventa un palpitante attrattore turistico e culturale, di rilevanza europea e mondiale.

Cioè, “vedere la matematica dall'interno, attraverso la bellezza dei numeri e i suoi contenuti specifici, e dall'esterno attraverso i numeri della bellezza e le sue relazioni con il resto della cultura”, come plastico, concreto, positivo intento “della terza grande mostra” del programma di Matera Capitale europea della Cultura 2019, “La Poetica dei Numeri Primi. Da Pitagora agli algoritmi”, con la direzione scientifica del matematico Piergiorgio Odifreddi.

Un progetto che si sviluppa in cinque esposizioni fra il Parco archeologico di Metaponto e Matera, con due percorsi, storico-didattico e artistico, un laboratorio interattivo, a cui si affiancano una serie di iniziative che si svolgeranno in parte a giugno, in occasione del solstizio d'estate, e in parte a settembre, per l'equinozio d’autunno.

E i crotonesi o crotoniati che dir si voglia dove sono? Dove sono quelli della colonna di cartone con la Kr, quelli della democrazia con la Kr, quelli con il marmo di macelleria intagliato con la sagoma del maestro, quelli che fanno gli scavi archeologici, per sbucare a Montecitorio... quelli che fanno i tombaroli e stanno zitti, quelli del carnevale pitagorico che si vestono alla greca, quelli di Pitagora docet che fannno gli intellettuali e presentano i libri, quelli dei viaggetti a Samo che mangiamo la feta con le olive... quelli dell'Odissea che danno il premio al fortunato vincitore, quelli della Magna Grecia che avevano un bel lido, ma dove, dove potrebbero essere?

Cari amici e cari lettori provate voi a dare la risposta. Forse in Piazza Pitagora, al Liceo Classico Pitagora, nel giardino pitagorico tra le vecchie e arrugginite installazioni di Parco Pignera, tra il Museo Archeologico e l’orribile abbandono in cui giacciono la Colonna e i resti del Parco omonimo che dove costruirlo il famosissimo architetto senza spada?

Dove sono “le nostre che hanno fatto tanto rumore sull’aggressione della speculazione edilizia, l'invasione della ’ndrangheta tra i campi di finocchi di località Scifo e Alfieri, utilizzando quelle lande abbandonate come abbagliante trampolino di lancio per la loro rapidissima carriera politica e parlamentare?

La grande mostra, inaugurata tra il 21 e il 23 giugno, sarà visitabile fino al 30 novembre, è coprodotta da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Polo Museale della Basilicata.

Lor Signori che comandano Crotone tra il Parlamento e il Comune, avessero un po’ di vergogna e dignità ... si sbrigassero almeno a provvedere al minimo “sindacale”, tipo provvedere a predisporre una “navetta” gratuita o a prezzi promozionali, in giorni specifici e precisi.

Dando l’opportunità a chi vuole ammirare lo splendore di un tesoro universale di visitare le cinque grandi mostre, con due percorsi, storico didattico e artistico, un laboratorio interattivo per un pubblico da 4 a 90 anni.