Tav, reddito, salario minimo: governo gialloverde “tomba” dei 5Stelle?

28 giugno 2019, 07:12 Calabria Domani | di Rodolfo Bava

Il M5S sembra che voglia continuare a gestire il Governo assieme alla Lega. Pertanto, in tal caso, sarà costretto ad approvare tutto ciò che Salvini vuole e pretende.

Provvedimenti inopportuni, come la costruzione della sempre tanto discussa TAV. Un’opera inutile, a detta di notissimi professori universitari, dato che il traffico merci in Italia si svolge per lì85 per cento su gomma. Vale a dire: con i camion.

Né la costruzione di detta strada ferrata convincerà gli interessati a potersi servire della TAV dato che sarebbero costretti ad enormi perdite di tempo dovendosi sottoporre a diversi “passaggi”.

Da notare che sarà una strada ferrata riservata esclusivamente al transito di vagoni contenenti merci. Cosa non risaputa neanche da alcuni politici, dato che qualcuno ha sostenuto che le persone viaggeranno più velocemente.

Secondo punto cruciale: l’Autonomia delle Regioni. Un’autonomia che tende a svantaggiare tutte le già svantaggiate regioni del Mezzogiorno d'Italia, nonostante gli eventuali correttivi annunciati dalla Lega, al fine di potersi tenere “buono” il Movimento 5 Stelle.

Infine, con la pretesa del Ministro Di Maio a volere imporre il salario minimo si rischia di fare saltare l’intero sistema della contrattazione, favorendo a facendo esplodere il lavoro nero.

In Italia i salari vengono stabiliti dalle varie categorie e, pertanto, pretendere di imporre alle aziende 9 euro all’ora è veramente un assurdo!

Il Movimento 5 Stelle continuando a rimanere alla mercé della Lega e desiderando introdurre, di propria iniziativa, il salario minimo rischierà di perdere ancora consensi.

Ha perduto milioni di voti, nel corso delle ultime elezioni per le Europee, per avere introdotto - molto annacquato - il reddito di cittadinanza e altri ne perderà approvando i suddetti provvedimenti, pur di potere rimanere ancorato all'attuale Governo.

Ci permettiamo di suggerire al Ministro Di Maio, la seguente massima di Giulio Andreotti: "La prudenza è una grande virtù, ma l'incertezza è di enorme danno, sia nella vita pubblica che in quella privata".

Rodolfo Bava