Stessa estate, stesso… cassonetto: quella “strana” e ciclica crisi dei rifiuti che si ripete ormai da anni

1 luglio 2019, 16:26 Sr l'impertinente

“La spazzatura è una grande risorsa nel posto sbagliato a cui manca l’immaginazione di qualcuno perché venga riciclata a beneficio di tutti”. (Mark Victor Hansen)


di Sr* l’impertinente

Ci sono degli abbinamenti ormai “classici”, come la pizza con la birra o il cacio sui maccheroni. A Crotone, invece, c’è quello dell’emergenza rifiuti che si “sposa”, puntualmente e da anni, con l’arrivo dell’estate.

D’altro canto basta farsi un giro per la città per rendersi conto come nel sistema dei rifiuti ci sia qualcosa o, meglio, molto che non vada e che bisognerebbe intervenire ed al più presto per evitare, appunto, l’ennesima emergenza.

A ciò si aggiunga l’inciviltà di chi abbandona interi arredamenti per strada, vicino ai cassonetti, incurante che per gli ingombranti esistano non una ma ben due isole ecologiche.


“I nostri sono un tempo

e una cultura

immensamente ricchi

di spazzatura come di tesori”.

(Ray Bradbury)


Intanto, i recenti controlli della Polizia Municipale hanno portato a qualche multa e, sono giunte all’ente richieste che arrivano da privati cittadini ed esercenti commerciali sulle modalità di conferimento delle varie tipologie di rifiuti”.

In una nota dello stesso Comune, come se non bastasse, viene specificato e messo nero su bianco anche e che “al momento Akrea svolge il servizio di raccolta differenziata su strada”.

Sembra quasi una burla, ma il Comune di Crotone ha praticamente scritto che in città l’Akrea stia gestendo la raccolta differenziata: eppure nessuno se n’era ancora accorto, se non per i fondi stanziati e incassati dalla società guidata da Rocco Gaetani.


“Prodotto prodigioso

la spazzatura:

basta non fare nulla

e si riproduce da sé”.

(Pino Caruso)


L’Akrea, poi, ha diramato un vademecum con il quale ricorda modalità e orari di smaltimento delle varie tipologie di rifiuti, rimbrottando sul fatto che “è severamente vietato l’abbandono incontrollato su suolo pubblico” degli ingombranti.

I cittadini nel leggere queste righe si sono subito scatenati sul web, evidenziando innanzitutto come nel 2017 la differenziata sia stata del 7,4%, nel 2018 calata al 7,2% e come quando ai “tempi” della defunta Akros registrasse invece percentuali più che doppie.

Ciò che cambia è il fatto che qualsiasi siano le percentuali si sborsino sempre 1.250.000 annuali, mentre l’Akros veniva pagata sulla base delle tonnellate di raccolta effettuate.


“Ogni civiltà ha la spazzatura che si merita”.

(Georges Duhamel)


Sempre quei maledetti e ingenerosi cittadini, poi, ricordano pure che per fare la differenziata per strada occorrerebbe attrezzare la città di cassonetti adeguati, mentre ad oggi le campane del vetro sono man mano sparite e quelle per carta e lattine sono piene e svuotate di rado.

Altri, ancora, evidenziano che nelle frazioni di Crotone i cassonetti non si passi nemmeno a svuotarli, con i risidenti costretti alla raccolta della spazzatura sui propri balconi; altri, infine, invitano a lavarli i cassonetti, “perché … indecenti ed intoccabili”.

Intanto si sono contrattualizzate 20 nuove figure, per sei mesi, e si segnala come la raccolta cartoni dalle attività commerciali non venga effettuata in modo regolare o in orari poco consoni.


“I buoni propositi

che aveva fatto per il 2019

l’amministrazione comunale di Crotone

vanno nell’umido o nell’indifferenziato?”

(L’Impertinente e Stronzio)


Con l’emergenza rifiuti estiva si prendono le contromisure. Così, dopo qualche giorno dalla pubblicazione del vademecum, l’ente annuncia che per la ridotta capacità di smaltimento Akrea invita a limitare il conferimento.

“A fronte delle numerose segnalazioni di accumulo di rifiuti che stanno pervenendo ad Akrea in questi ultimi due giorni, l’azienda tiene a informare gli utenti che il disagio non è dovuto a carenze del servizio del gestore, ma alle difficoltà di scarico presso i siti di smaltimento”.

Sottolinea, poi, l’azienda che “a Crotone la produzione media giornaliera di rifiuti si attesta sulle 80/90 tonnellate; attualmente Akrea ne riesce a conferire soltanto 50 al giorno ed invita i cittadini a limitare per quanto possibile il conferimento di tal quale”.


“L’individuo è il cestino della spazzatura

in cui la comunità svuota i suoi errori”.

(Sergio Cordero)


Anche in questo caso i cittadini rispondono e direttamente sulla pagina Facebook del Comune, rammentando che la legge preveda sconti per la Tari nei casi di mancato svolgimento del servizio in modo adeguato.

Il Piano per la gestione della raccolta differenziata per il Comune di Crotone, va rammentato, è stato realizzato da “Crotone Sviluppo”; peccato che, seppure già pagato, sia ancora rimasto sulla carta.

E visto che la cosa “ha funzionato” nel capoluogo, la società in house dell’ente sta già allargando i suoi orizzonti ricevendo l’incarico, per fare la stessa cosa, anche dal vicino Comune di Cirò Marina: per la modica cifra di 48.556 euro.

È appena il caso di evidenziare che, quando il contratto è stato stipulato, anni fa, anche Cirò Marina facesse parte della galassia “Sculcolandia”: con il sindaco (oltre che presidente della Provincia) Parrilla, prima delle sue disavventure giudiziarie.


“- Ma che hai, ti vedo nervoso?

- Mi è arrivata l’immondizia da pagare.

Trecento euro di immondizia

e l’immondizia la metto io.

E se la mettevano loro

quanto dovevo pagare?”.

(Ficarra e Picone)


La classica ciliegina della torta è che la Regione Calabria pare si sia stancata di aspettare e così abbia sollecitato il Comune ad avviarla questa “benedetta” differenziata, altrimenti rivuole indietro i finanziamenti erogati.

Se ci pensate un po’, si tratta di un copione già visto, già accaduto in passato quello che l’ente dovesse ridare indietro fondi per il medesimo motivo. Ma quello di Sculcolandia non doveva essere il governo del cambiamento? Boh.

Intanto, sempre la Regione ha raggiunto l’accordo con il Gruppo Vrenna così che i rifiuti dei 5 Ato provinciali possano essere conferiti nella discarica della Sovreco fino al 30 settembre, nonostante sia esaurita.

Peccato che, i cittadini crotonesi, pare pagheranno più di tutti gli altri calabresi proprio per il mancato rispetto della percentuale di raccolta differenziata prevista.

Come dire, i privati continuano a far soldi ed il cane morde (come) sempre lo stracciato.

* Simbolo dello Stronzio