Politica Insieme. Popolari e Cattolici fuori dalla lunga epoca post-democristiana

5 luglio 2019, 13:00 100inWeb | di Vito Barresi

“Politica Insieme", questo il nome di un 'collettivo' di cattolici che intendono rilanciare l'impegno cristiano e popolare in politica, dopo la conclusione ormai definitiva di una lunga transizione istituzionale post democristiana. Politica Insieme dal 3 aprile 2019 è la testata di un nuovo sito web (www.politicainsieme.com) che vuole essere una voce di proposta per una nuova stagione dei “liberi e forti”, il giornale on line di un gruppo che intende rispondere ad una esigenza di partecipazione attiva ed organizzata alla vita dell’Italia e dell’Europa.


di Vito Barresi


La domanda in politica è plausibile: è possibile ripensare l'esperienza cattolica italiana alla luce della reale condizione in cui si trova il Paese, dopo la crisi del vecchio modello partitocratico e l'avvento di una confusa epoca di transizione culturale, in funzione di un superamento della “diaspora” e di un nuovo impegno comune?

Lo sfondo storico e la prospettiva futura per quanto magmatica e devastata possa sembrare - specie dopo la 'bad epoch' post democristiana che va da Buttiglione a Casini, da Scalfaro a Marini, ecc. l'immane saccheggio della scena politica italiana effettuato dalla 'calata' lavica di un potere scudo crociato esploso, imploso, la deflagrazione post democristiana che con i suoi pupilli e lapilli ha interamente contaminato il sistema istituzionale della seconda, della terza e della quarta Repubblica - sembra ancora e tenacemente suggerire che nel giacimento del voto cattolico si potrebbero trovare inedite e straordinarie risorse per rifertilizzare la vita politica italiana.

Nel quadro molto 'bizzarro' che si è determinato nella rappresentanza della politica italiana, dopo le elezioni del 4 maggio 2018 con cui il "popolo sovrano" ha ispirato la curiosa quanto davvero inedita dimensione di "stand-by del sistema", garantito da forze estreme e tradizionalmente avulse che per la prima volta nella secolare storia politica nazionale sono riuscite a 'istituzionalizzare' componenti apparentemente marginali dalla chiara matrice 'extra-parlamentare', per tutti i cattolici, sia quelli del centro-destra che del centro-sinistra si è aperta una vera e propria finestra su un panorama non certamente inspiegabile.

Anzi, la nuova realtà sembra, inaspettatamente, una scena di vera e propria resurrezione, con il superamento senza pericolo di ritorno dell'epoca post democristiana e del suo vecchio ceto politico, a suo modo ricca di risorse, talenti, proposte progettuali potenziali e inespresse.

In un immagine, più che la destra e la sinistra storica che hanno sgovernato l'Italia dal dopo guerra a oggi, il giacimento del 're-power' politico, culturale, imprenditoriale, relazionale, ecc., sembra essere proprio quello in cui si trovano allo stato scisso e brado le energie sotterranee del variegato e plurale contesto cattolico.

Per questo si va, ovunque, in Italia, specie dietro i continui e organici suggerimenti che promanano dalla presenza pontificale e dalle esternazioni di Papa Francesco, estendendo e avvertendo il bisogno di rivedersi in faccia, incontrarsi per condividere e riconnettersi, un già ma non ancora di un primo albeggiare di desiderio politico e di appartenenza, volto al cominciamento di nuovo impegno dei cattolici nella vita politica e civile.

Tema questo affrontato nell’incontro promosso, dal nuovo tink tank cattolico “Politica Insieme”, che si è tenuto all’Istituto Sturzo, iniziativa che ha voluto richiamare i cattolici ad un’assunzione di responsabilità personale e collettiva, promossa da nomi di spicco che fanno riferimento alla Dottrina Sociale della Chiesa, dichiarando nel loro 'manifesto di volere

"partecipare ad una politica concreta per reagire alla crisi dell’occupazione, affrontare adeguatamente le trasformazioni in atto nel mondo produttivo e del lavoro, delineare un nuovo modello di sviluppo per rispondere alla sfida lanciata dalla ricerca scientifica e dalle nuove applicazioni tecnologiche. Sulla base del riferimento alla “ Laudato si”, e in convinta adesione allo spirito ed alla sostanza dell’Agenda 2030, per contrastare il degrado ambientale, lottare contro le povertà in modo più moderno ed efficace".

Dopo la relazione introduttiva di Stefano Zamagni, al convegno romano molti sono stati gli interventi personali, di associazioni o gruppi già organizzati ed attivi, fino alla conclusione di Leonardo Becchetti, che ha sintetizzato spunti, provocazioni, e indicazioni anche di carattere operativo.