Nella nostra Calabria i rifiuti rappresentano un grosso problema per il fatto che, anziché riciclarli e compostarli, la quasi totalità dei Comuni preferisce mandarli in discarica. O meglio: preferiva, dato che, oggi giorno, la mega discarica esistente a Crotone è abbastanza alta, tanto da non poterne ricevere più, anche per motivi - è stato detto - di abbancamento.
Mentre entro il 2020 tutti i Paesi dell’Unione Europea dovrebbero riciclare almeno la metà dei rifiuti urbani. Un vero sogno per noi calabresi.
Eppure, gran parte dei rifiuti che mandiamo in discarica potrebbero essere riciclati. Ecco quali: i metalli, la carta ed il cartone, il legname, i rifiuti chimici e sanitari, i rifiuti animali e vegetali.
Il riciclaggio gioverebbe all’ambiente non portando tutti i rifiuti in discarica e fornendo materie prime per la realizzazione di nuovi prodotti.
Le discariche rilasciano metano generato dai micro organismi presenti tra i rifiuti, come i residui del cibo, carta, fogliame di giardinaggio, rischiando di inquinare non soltanto il suolo ma anche l’acqua sottostante. Nonché biossido di carbonio ed altri agenti inquinanti, come il percolato.
In modo diretto o indiretto i rifiuti abbandonati in discarica, o tra le strade, non fanno che nuocere anche alla nostra salute.
Ad evitare ciò, ci sarebbero gli inceneritori per la produzione di energia elettrica, generando delle entrate e creando manodopera.
Vi è, poi, la “digestione anaerobica” che consiste nel sottoporre gli scarti alimentari ed i rifiuti di giardinaggio ad un processo di decomposizione biologica, atta a produrre biogas e fertilizzanti.
Ecco, pertanto, la urgente necessità di promuovere a Crotone, ed in tutta la nostra regione, la raccolta differenziata, in modo che i rifiuti non rappresentino più un problema ma una risorsa.
Rodolfo Bava