Il Comune di Crotone e la Corte dei conti che non tornano: altro che sblocco! Aumentano i “rilievi”

14 agosto 2019, 08:33 Sr l'impertinente

“Ho scritto alla mia banca che se continuano a mandarmi lettere di richiamo, finirò per trasferire altrove il mio conto scoperto”. (Jed Larson)


di Sr* l’impertinente

Il Comune di Crotone (ormai da tempo immemore) aspettava notizie da parte della Corte dei Conti, la stessa che gli aveva già bloccato la spesa, costringendolo ad operare solo con qualche spicciolo e a non poter far fronte a grossi impegni finanziari.

Il sindaco Ugo Pugliese, come un mantra, aveva anche evocato una risposta da parte dell’organo di controllo, visto che l’ente, dopo un’iniziale titubanza, aveva deciso di rispettare tutte le prescrizioni che la Corte gli aveva imposto; inoltre aveva aderito alla fondazione Trasparenza, preannunciando effetti taumaturgici da questi due provvedimenti: ma tant’è, a tutt’oggi la spesa è ancora bloccata.


“Il mio conto è talmente in rosso

che ha voluto chiamarsi Iban il Terribile”.

(Davide Astolfi)


Una risposta, finalmente, è arrivata dalla Corte dei Conti, lo scorso 9 agosto, ma non è stata proprio quella che in termini e contenuti si aspettavano all’ente pitagorico, anzi pare vada proprio in direzione opposta.

Ovvero, invece di “liberare” i cordoni della spesa, come auspicato dall’amministrazione, l’organo ha difatti presentato altre contestazioni su due punti specifici e riguardanti i tributi comunali.

Si tratta, nella fattispecie, della Tosap, ovvero la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, e dell’Imposta sulla pubblicità, servizi entrambi gestiti dalla società in house: l’ormai nota (adesso anche alla Corte) Akrea.


“L’estratto conto è uno dei più formidabili

strumenti di controllo planetario”. (Beppe Grillo)


L’organo amministrativo chiede dunque dei chiarimenti quanto agli introiti comunicati dalla medesima Akrea, e relativi all’anno finanziario 2017, che evidentemente non convincono.

Scendendo ancora nel dettaglio, la Corte ha acceso i riflettori sulle regolarità del conto giudiziale numero 35.726 riguardante gli incassi dell’ente.

Intima, poi, a quest’ultimo, che entro il termine perentorio di 20 giorni gli faccia recapitare tutte le ricevute di riscossione emesse ai contribuenti per i due servizi già citati.


“San Pietro non aveva un conto in banca,

e quando ha dovuto pagare le tasse

il Signore lo ha mandato al mare

a pescare un pesce e trovare la moneta

dentro al pesce, per pagare”. (Papa Francesco)


Inoltre, la richiesta si allarga anche a tutte le ricevute di versamento effettuate dall’Akrea al Comune, ed ad eventuali contestazioni mosse all’agente contabile.

Certo, va detto che si tratta di una richiesta interlocutoria, ma intanto il Comune è avvisato come sia in corso l’esame di regolarità da parte del magistrato relatore”, con tutto ciò che ne potrebbe conseguire.

La Corte, inoltre, sottolinea che l’esame avrebbe evidenziato “fatti per i quali si rende necessaria un’integrazione di specifici chiarimenti e l’invio di ulteriori documenti”. Il tutto ai fini della verifica e perché senza, allo stato degli atti, lo stesso organo non può proporne l’approvazione o meno.


“Gli uomini sono come i conti bancari:

se non sono pieni di soldi

non generano un grande interesse”.

(Anonimo)


Il sindaco Pugliese, incalzato dalla stampa sul possibile sblocco della spesa, aveva annunciato di aver chiesto un incontro urgente con il presidente della Corte dei Conti per sollecitare il provvedimento.

Ciò perché, velatamente, aveva addossato la mancata riapertura dei rubinetti della spesa alla lentezza dell’esame della documentazione da parte dell’ente di controllo, alle prese con molte pratiche da evadere.

In realtà, i contatti, almeno a livello epistolare, tra Corte e Comune sono stati frequenti, e per la precisione almeno una decina nel 2019, con missive che, quanto al tono, non si possono certo ritenere di “amorosi sensi”.


La vita è scandita da scelte sbagliate,

tipo controllare il conto corrente

quando sei di buon umore. (Anonimo)


Si tratta, infatti, di rilievi veri e propri e richieste di documentazione per segnalazioni di “danno erariale”, per compensi a favore di dirigenti e funzionari dell’ente, e diverse istanze di chiarimenti e atti integrativi riguardanti i debiti fuori bilancio.

In particolare, nella deliberazione numero 49 di quest’anno la Corte ribadisce di aver “accertato la presenza di diffuse criticitàoltre chedi inadeguatezza e inidoneità delle misure correttive adottata dall’ente”.

Nei 10 punti contestati c’era proprio una insufficiente riscossione delle entrate dal recupero dell’evasione tributaria, che ritorna nell’ultima lettera, dello scorso agosto.


“Spendere è molto più americano di pensare”.

(Andy Warhol)


Chiedeva, poi, al Comune di trasmettere tempestivamente - alla sua sezione - i provvedimenti gestionali conseguenti al suddetto percorso programmatico a breve termine”, evocati dall’ente.

Avvertiva, ancora, che qualora nell’ambito dei successivi controlli da effettuare sui rendiconti 2017/2018 fossero emersi un mancato rispetto della tempistica e l’inadeguatezza delle misure, ci sarebbero state conseguenze.

Vale a dire, che se si dovesse riscontrare un pericolo di finanziamenti di non obbligatorietà in deficit” sarebbe “ulteriormente confermato il blocco dei programmi di spesa non obbligatori già in essere”.


“È più facile spendere due dollari

che risparmiarne uno”. (Woody Allen)


Un rilievo, ma questa volta da parte nostra, lo muoviamo intanto al sito istituzionale del Comune: ovvero che queste istanze della Corte dei Conti vengano pubblicate a cura dell’ente, ricordando come gli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 33/2013 rammentino obblighi di pubblicazione e di tempestività.

Peccato però che sul sito dell’ente le ultime di pubblicazioni risultano quelle del giugno 2019 e siano relative a due “richieste” del 2017 e altrettante del 2013; ad aprile, invece, c’è l’unica del 2019, la già citata delibera 42.

Quanto ad aggiornamento e trasparenza davvero non c’è male!


“Non basta avere i soldi,

bisogna saperli spendere”.

(Proverbio)


Alla luce di quanto scritto, pare sia fin troppo chiaro il perché il Comune, da ben due estati e non si sa per quanto ancora, sia alle prese con il blocco della spesa, e con una conseguente mancanza di eventi per accogliere turisti e villeggianti.

Sebbene, e a dire il vero, se tali eventi debbano essere quelli del tipo proposti in occasione dell’arrivo dell’ultima nave da crociera, è proprio il caso di dire che ben venga la riduzione o “blocco” che dir si voglia.

Pare non si badi a spese, invece, per altre di cose: come ad esempio per le presentazioni e l’assegnazione di incarichi sull’Antica Kroton. Questa, però, è un’altra storia di cui si potrebbe e dovrebbe occupare, forse, un’altra Corte.

* Simbolo dello Stronzio