“Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi?”. (Vincent van Gogh). Sono durate come un gatto in tangenziale alcune disposizioni contenute nell’ordinanza che annunciava novità importanti della viabilità cittadina del centro nevralgico di Crotone.
di Sr* l'impertinente
Con toni trionfalistici - e come spesso ci ha abituati - l’amministrazione del mirabile duo Pugliese-Sculco aveva comunicato la “liberazione” (dalle automobili) di Piazza Duomo.
Insieme a questa misura è stato avviato anche l’iter per trasformare Piazza Pitagora in isola pedonale, anche se il giorno dell’apertura era ancora tutta da fare la segnaletica stradale.
“Non mi scoraggio perché
ogni tentativo sbagliato scartato
è un altro passo avanti”.
(Thomas Alva Edison)
Per Piazza Pitagora, effettivamente, un tratto, ovvero quello adiacente a via Vittorio Veneto, è stato riservato ai pedoni, mentre le auto hanno dovuto spartirsi lo spazio (poco) rimanente.
Se, però, il pedone può ora muoversi più liberamente per un pezzo di strada, in quello restante si deve fare molta più attenzione per la concentrazione delle vetture in circolazione su entrambi i lati e in un’area molto più ristretta.
Era stato previsto, inoltre, un cambio di marcia in via Pietro Raimondi: a salire e non più a scendere, per consentire - secondo gli esperti che hanno dato vita al piano - lo snellimento del traffico in questa zona nevralgica.
“Vivere senza tentare,
significa rimanere con il dubbio
che ce l’avresti fatta”.
(Jim Morrison)
È bastato solo un giorno per rendersi conto, purtroppo, che non è proprio così e la misura presa appena lunedì scorso è stata subito revocata, ripristinando il senso di marcia originario.
Così è stata necessaria un’ordinanza che ha modificato, in parte, quella precedente – della vigilia di Ferragosto – ed in cui sono state messe nero su bianco le “opportune” motivazioni.
Si è dunque rettificata “la direzione della via P. Raimondi, così come la stessa era in precedenza, cioè con direzione di marcia da Piazza Duomo a Piazza Umberto”, stante che “…via Vittorio Emanuele non può sopportare tutta la mole dei numerosi veicoli che percorrono quest’ultima via ...”.
“La scimmia ha imparato
a saltare dall’albero
dopo diversi tentativi”.
(Proverbio africano)
Leggendo l’ordinanza bis viene da chiedersi come si faccia a emettere un provvedimento così delicato, come il cambiamento di direzione in una zona importante della città, prima di aver eseguito una verifica seria sui flussi di traffico e sui suoi possibili effetti.
Se è bastato un solo giorno per comprendere che la cosa non funzionava, sarebbe forse dovuto essere altrettanto facile prevedere che ciò che si stava facendo potesse essere una fesseria (a voler essere buoni nella definizione).
In verità, già lo stesso giorno l’assessore al traffico, Nino Crugliano, aveva espresso perplessità sul provvedimento tanto da stoppare da subito la parte che riguardava proprio Piazza Duomo.
“Non ho mai fatto tentativi o esperimenti.
Ogni volta che avevo qualcosa da dire,
l’ho detto nel modo in cui sentivo di doverlo dire”.
(Pablo Picasso)
Questo perché, come lo stesso assessore ha dichiarato alla stampa, sono necessari ulteriori approfondimenti, vista la complessità del tema e considerata anche la tipologia degli esercizi commerciali insistenti nell’area, oltre che la presenza della chiesa.
Solo pochi giorni prima, però, l’amministrazione - sempre in una nota stampa - aveva già dato il tutto per fatto quando, e come si è visto in pratica, di fatto non c’era proprio nulla: tant’è che il tutto è slittato.
Per liberare dalle automobili Piazza Duomo, la misura forse più attesa di questo provvedimento, c’è ancora da aspettare e non si sa quando questa potrà essere adottata.
“Chi vive di ottimismo, ama i tentativi”.
(Marcella Tarozzi)
Intanto i commercianti della zona sono sul piede di guerra, perché prima di lanciare il provvedimento relativo alla viabilità l’amministrazione aveva sì sentito le associazioni di categoria ma non i diretti interessati, che avrebbero saputo di certo dare spunti e indicazioni su cosa fare o non fare.
Non a caso ci sono non una ma ben due petizioni, una dei negozianti e l’altra di cittadini, che si dicono contrari al nuovo piano di viabilità chiedendo al sindaco di ritirarlo subito.
Con buona pace dell’assessore al Traffico che aveva dichiarato che questa contrarietà fosse dovuta solamente alla mancata conoscenza del provvedimento stesso!
“La vita è solo una serie di tentativi
di giungere a una decisione”.
(Timothy Fuller)
In molti, dunque, stigmatizzano quella che viene etichettata come “improvvisazione” nell’operato dell’amministrazione comunale, il che non sarebbe una novità! La novità, questa volta, è però che tutto è stato messo nero su bianco e dalla stessa amministrazione.
Oltre al già citato passaggio dell’ordinanza correttiva, in cui si sconfessano le previsioni fatte e alla base di parte della misura, c’è pure un altro aspetto da evidenziare: l’ordinanza specifica che si tratti solo di un provvedimento, questo, sperimentale e quindi suscettibile di possibili cambiamenti in corso d’opera.
Insomma, si scrive “sperimentale” ma tradotto dal politichese pare voler dire: “ci proviamo e vediamo come va”. Ed a giudicare dalla precipitosa retromarcia su via Raimondi e piazza Duomo, è il caso di dire che è andata proprio male?
* Simbolo dello Stronzio