Il Crotone ospita l’Empoli nel caldo pomeriggio di settembre con 30 gradi, 43% di umidità e vento di NE che soffia a 12 km/h. Prima del fischio d’inizio i rossoblù si uniscono nel solito cerchio di abbraccio al grido di capitan Cordax: “Uno per tutti e tutti per uno”.
di Cinzia Romano
A dettare i ritmi è il Crotone che fa da lepre sin dai primi minuti di gioco mostrando la grinta dello squalo e la tecnica dei singoli evidenziata al 2’ minuto, con un tocco millimetrico di Molina che imbecca Benali smarcato in piena area di rigore.
L’Empoli non ci sta e prova a reagire, ma è sempre Benali ad avere tra i piedi la palla buona per il possibile vantaggio. Tre nitide occasioni da gol che l’algerino non riesce a trasformare.
Ad avere i piedi buoni è anche Golemic che, al 9’ con un lancio lungo in diagonale, calibra una palla millimetrica per Mazzotta, che non controlla bene e fa sfumare un’altra chance.
Tra i fischi di richiamo di mister Stroppa, si sente anche il numero uno rossoblù urlare “ordine” ai propri compagni quando si rientra dai calci d’angolo. Una squadra compatta dove anche gli attaccanti ripiegano in fase difensiva, come fa al 15’ Messias che stronca sul nascere uno scambio dei toscani, strappando palla a Stulac e ripartendo in velocità.
Debutto in maglia rossoblù di Marrone che inizialmente soffre l’emozione ma a fine gara non fa rimpiangere l’infortunato Spolli. Al 26’ l’ex di turno, Jacopo Dezi, colpisce il palo su cross del solito Molina, che domina sulla fascia destra.
Un primo tempo giocato esclusivamente nella metà campo degli ospiti; l’Empoli riesce a tirare in porta una sola volta grazie ad una palla persa dal centrocampo pitagorico al 35’.
Il secondo tempo inizia con la prima sostituzione del Crotone, entra Vido che prende il posto dell’attivo Messias, mentre la Curva Sud accoglie tra gli applausi il portierone pitagorico che difenderà la porta sotto i propri ultras.
Una seconda frazione in cui il centrocampo rossoblù riprende ad imbastire trame di gioco ma, ad un certo punto perde di lucidità e per quasi 10 minuti regala agli avversari azioni d’attacco che potevano essere oltremisura punitive.
Dieci minuti di poca qualità che fanno rimediare un cartellino giallo a Molina e offrono ai toscani un calcio di rigore in movimento calciato da Moreo che Gigliotti in scivolata, devia in corner.
L’Empoli prende coraggio provando a raddrizzare una gara tutta in salita, ma il Crotone ritrova la coesione di gruppo e prova ad imporre nuovamente la propria idea di gioco con scambi tra le linee e qualche iniziativa personale, non portando, però, il primo gol stagionale all’Ezio Scida.
Nell’ultimo quarto d’ora entra in campo il tanto atteso Maxi Lopez che non si fa attendere e prova a sbloccare il risultato con un tiro a volo che Brignoli respinge.
Termina a reti inviolate una gara dominata tatticamente in lungo ed in largo da un Crotone che non è riuscito a concretizzare quanto di buono ha costruito.
In sala stampa mister Bucchi appare soddisfatto del punto raccolto sul campo e sottolinea i due tiri nello specchio della porta che, se messi a segno, sarebbero valsi una vittoria.
Probabilmente è vero che alla fine di una gara quello che conta e sposta l’ago della bilancia è il peso dei gol realizzati, ma è anche vero che quando una squadra macina tanto gioco, come sta facendo il Crotone in questo avvio di campionato, il passo che porterà a segnare almeno una rete in ogni match, è davvero breve.
Di sicuro è un piacere per i tifosi guardare questa squadra, consapevole delle proprie capacità e determinata a dimostrare il proprio valore sul campo, piuttosto che dover vedere undici giocatori che passivamente attendono l’errore dell’avversario per riuscire a creare gli spazi giusti.
L’Empoli è tra le favorite del campionato per un immediato ritorno nella massima serie, nonostante ciò il Crotone ha messo all’angolo gli avversari, esattamente come era successo alla prima giornata nel derby contro il Cosenza, squadra con ambizioni sicuramente diverse da quella dei toscani.
È mancato solamente il colpo del ko in un incontro in cui la squadra di mister Stroppa ha solo il rimpianto di non aver saputo sfruttare al meglio ben 14 calci d’angolo e di essersi imbattuto per due volte sul palo nella corsa per la vittoria.