Serie B. Crotone-Entella, 3-1. Le voci (tristi) dei rossoblù: una gara “sofferta” per una “persona speciale”

6 ottobre 2019, 08:32 Trasferta Libera

Tutto il gruppo, unito dagli stessi colori della maglia, ha espresso il suo rapporto d’amore, di amicizia, di stima e di appartenenza, superando il senso di smarrimento che determina la perdita di una persona cara. Calciatori, dirigenti e tutto lo staff hanno affrontato questa giornata di campionato con la voglia di mantenere vivo non solo il ricordo di Sergio ma del preparatore atletico sempre in campo.


di Giuseppe Romano

Anche la Curva Sud ha mostrato il suo striscione e intonato il ritornello “Noi abbiamo Sergio nel cuore”. Segue l’esposizione del fascione bianco col nome di Peppino Zappavigna, grande tifoso degli squali, deceduto pure lui alla vigilia di Crotone-Entella.

Ci si aspettava un match di grande intensità e la vittoria finale del Crotone. Così è stato! Superlativa la prestazione dei ragazzi di Stroppa e allievi del preparatore atletico Sergio Mascheroni.

Al termine, in sala stampa, si conoscerà meglio il pensiero dei protagonisti di questa vittoria voluta, più che per la classifica, per lasciare una traccia indelebile dei drammatici momenti vissuti nei tre giorni che hanno preceduto questo importante match chiuso 3-1 per i calabresi.

Dopo aver salutato la curva a fine gara, Giovanni Crociata parla ai microfoni di Dazn:

“Siamo molto emozionati e entrati in campo con il cuore. Dedichiamo questa vittoria a Sergio Mascheroni e mandiamo tutti insieme un grande abbraccio ai suoi bambini Tommaso e Giacomo ed alla moglie Manuela. Abbiamo disputato una grande partita sotto tutti i punti di vista e siamo sicuri che, oggi, il nostro preparatore ci ha dato la forza per andare avanti”.

“Lo conoscevo da quando ero nella primavera del Milan, era una persona speciale per me come lo era anche per gli altri, perché era riuscito ad instaurare un buon legame con tutti. Sono felice per il mio gol, ma soprattutto per tutta la squadra che merita il successo, e continueremo a lavorare per fare sempre di più, restando con i piedi per terra, pensando una partita per volta e vincere da qui alla fine”.

Si scende in sala stampa in rispettoso silenzio con pochi commenti sul risultato finale. Il primo ad arrivare è Roberto Boscaglia, che aveva capito a cosa sarebbe andato incontro:

“Non siamo partiti benissimo e abbiamo sofferto un po’ la pressione del Crotone. Per noi è stato un brutto primo tempo, da ogni punto di vista, tecnico, tattico e soprattutto mentale e agonistico. Troppe palle perse, che loro sono riusciti a gestire bene, mentre noi non riuscivamo a sviluppare, quasi mai, gioco. Crotone ha una squadra di grande qualità e ci ha messo in difficoltà. Ci siano sfilacciati. La partita non doveva essere questa, ma purtroppo ho sbagliato”.

“Nel suo insieme, la partita è stata caratterizzata dai primi due gol e dal nostro nervosismo contro l’arbitro, contro tutto. Nella ripresa abbiamo lavorato uno contro uno su tutto campo, cambiando anche modulo ma è arrivato il terzo gol del Crotone, tutti realizzati su palle da noi perse. Avremmo voluto mettere in sesto la partita, ma era tardi”.

Nessuna scusa da parte del tecnico dei liguri:

“Quando si perde la colpa è di tutti, compreso l’allenatore. Non ho fatto capire alla squadra quello che questa partita era sotto l’aspetto emozionale e motivazionale. Sapevamo che avremmo incontrato una squadra ferita da una tragedia che non si riesce nemmeno a commentare. Questo ‘elemento’ ha giocato contro di noi, perché loro sono scesi in campo molto arrabbiati, sempre a lottare anche sulle seconde palle, a ripartire, mentre noi siamo stati al di sotto dei nostri canoni”.

L’addetto stampa dell’Entella ha precisato:

“La società ha chiesto alla Lega di giocare col lutto al braccio ed è stato concesso. Abbiamo potuto, così, manifestare la nostra vicinanza all’allenatore, alla squadra e a tutta la città”.

Poi è il turno di Giovanni Stroppa, provato dal dolore morale per quanto accaduto due giorni prima della partita. Ha parlato solo lui, sottovoce: Sarò sintetico. Partita perfetta in una situazione inverosimile. Trattiene il respiro per un attimo e col cuore in gola aggiunge:

“Non dico altro su ciò che si è fatto in campo. Voglio solo sottolineare ciò che il presidente, Gianni Vrenna, ha fatto ieri per la squadra, per Sergio, per Manuela, per Giacomo, per Tommaso e quello che ci ha detto Manuela ieri in chiesa. Noi siamo andati per dare forza alla famiglia di Sergio e, in maniera incredibile, è stata la famiglia a darci forza”.

La commozione è forte e le pause sono per prendere respiro e togliere il nodo dalla gola.

“Mai successo nella storia del calcio che una Società si sia mobilita per portare la squadra a 1500 chilometri, per partecipare al funerale di un suo iscritto. Al presidente ho detto che è una persona speciale come lo era Sergio e lo siamo tutti, lo è la città. Si parla tanto di famiglia, ma bisogna dimostrarlo con i fatti e l’Fc Crotone lo ha fatto in modo concreto e col cuore”.

In zona mix interviene il direttore generale Raffaele Vrenna:

“Quella di Sergio è stata una perdita improvvisa e non so come i ragazzi abbiano trovato la forza per ottenere questa grande vittoria. Quando, Sergio, è arrivato a Crotone lo abbiamo accolto come uno di famiglia ed è stato doveroso omaggiarlo andando a Veniano per portargli il tributo che meritava. Abbiamo fatto quello che ci ha dettato il cuore per stare vicino alla famiglia ed è stato toccante il massaggio della moglie. Voglio menzionare anche il tifoso Peppino Zappavigna che, nel bene e nel male, è sempre stato vicino alla società. Sono stato a casa sua prima poco tempo fa e voglio ricordarlo sorridente come sempre”.

Anche Simy, artefice della seconda doppietta in campionato, dedica gol e vittoria al preparatore atletico Sergio Mascheroni:

“È una settimana triste perché abbiamo perso uno di noi. Forse non avremmo neanche dovuto giocare, ma siamo dei professionisti ed è quello che anche lui avrebbe voluto. In questa gara abbiamo giocato per lui e per la sua famiglia, e continueremo a farlo”.