Al giornale on-line “AeroportiCalabria”, abbiamo prospettato la seguente domanda: “Noi cittadini della fascia ionica calabrese, riusciremo ad ottenere il tanto agognato volo verso e da Roma?”. Ed ecco la risposta di Roberto Sartiano, fondatore del portale:
"Su Roma e Torino ci saranno gli oneri di servizio pubblico, quindi da Crotone si potrà volare solo in quel modo e non si potranno inserire compagnie aeree per operare tali rotte in regime di libero mercato".
Una bella “doccia fredda”. Ma, di grazia, nel corso delle settimane passate, la parlamentare crotonese Elisabetta Barbuto non aveva dichiarato quanto segue?
“Il lavoro per l'aeroporto di Crotone va avanti. Il Presidente della Regione, proprio ieri, dopo aver richiesto ed ottenuto la delega dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha indetto la Conferenza dei Servizi finalizzata a definire il contenuto degli Oneri di Servizio Pubblico da imporre sui vari collegamenti aerei che insistono sull'aeroporto di Crotone”.
A tutt’oggi, però, vi è il silenzio assoluto. Riteniamo che la colpa dell’attuale stagnante situazione sia da addebitare al Presidente della Sacal Arturo De Felice, il quale desidererebbe che il sistema aeroportuale calabrese convergesse tutto sull’aeroporto di Lamezia, condannando non solo quello di Crotone ma anche quello di Reggio Calabria a dei ruoli malinconicamente stagionali.
Del resto, basta recarsi presso lo scalo pitagorico per accorgersi in che stato si trovi: sterpaglie e immondizie un po’ ovunque. Peggio di quando risultava completamente chiuso.
Ci sarà qualche “autorità” crotonese interessata a sollecitare l'impasse dell'aeroporto crotonese? Riusciremo a volare verso e da Roma? Potremo disporre di un mezzo veloce, dato che siamo privi di treni a lunga percorrenza e di strade moderne? Attendiamo fiduciosi!
Rodolfo Bava