Cgia: in Italia spariti 200 mila negozi. Tra crisi e “invasione” cinese i perché di questa “disfatta”

10 novembre 2019, 09:21 Calabria Domani | di Rodolfo Bava

È stata pubblicata ieri la seguente allarmante notizia: “Spariti in Italia 200.000 negozi nel corso degli ultimi 20 anni”. Quindi, negozi di vicinato non più presenti.


di Rodolfo Bava

Secondo uno studio della Cgia (Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre) la chiusura degli esercizi commerciali e delle botteghe artigiane sarebbe da ricercare in una frenata della spesa complessiva dei vari nuclei familiari. L’unico settore che non ha avvertito la crisi è quello delle telecomunicazioni (cellulari, tablet e servizi telefonici), dato che ha registrato, nel corso degli ultimi dieci anni, un +21,4 per cento.

Ebbene, riteniamo che lo studio della Cgia sia uno studio monco, dato che non ha potuto prendere in esame e valutare le vendite effettuate, in Italia, dai negozi cinesi: migliaia e migliaia di attività che riescono, quasi tutte, a sfuggire al fisco e, perciò, a qualsiasi analisi.

Pertanto, ci sentiamo di affermare che la chiusura dei negozi italiani sia da addebitare esclusivamente all’apertura dei negozi cinesi e non già ad altri fattori. Infatti, se gli italiani hanno speso meno è da ricercare nel fatto che hanno pagato meno gli articoli comprati presso i negozi cinesi.

Ciò che è avvenuto nella nostra città potrà essere trasferito in tutte le altre dove insistono negozi cinesi. A Crotone ne avremo tra 7 e 8 nel centro città di scarse dimensioni. Ma i super negozi si trovano in periferia. A cominciare dalla strada statale 106 (a fianco Eurospin), per poi proseguire verso la Località Passovecchio e dintorni. Ecco quello ubicato nello stesso stabile del “Mercatino dell’Usato”: migliaia di metri quadri con migliaia e migliaia di articoli.

Più in là, quello in località “I Fiori”, ancora più vasto e più esteso. Ma il “top” è stato aperto, alla chetichella, da due settimane. Sono necessarie almeno 4 ore per poterlo visitare tutto. Vi è veramente di tutto e di più, di qualsiasi settore merceologico. Dai vari blocchetti per il rilascio di ricevute agli articoli di cancelleria; dalle lenzuola ai tendaggi; dai casalinghi alle cornici e via dicendo. Soltanto per quanto riguarda il Natale, sono esposti centinaia di modelli per ogni singolo articolo. Veramente impensabile, sino ad ieri. Quale sarà il risultato di questa nuova apertura?

Continueremo ad assistere all’abbassamento definitivo di altre serrande nel centro cittadino. E gli abitanti dei paesi del crotonese finiranno con non mettere più piedi in città. Soltanto questa, secondo noi, la vera spiegazione per la “sparizione” dei negozi a Crotone e nella nostra Italia.