Alla recente notizia secondo la quale la Polizia Municipale di Crotone ha iniziato a multare alcuni proprietari di cani perché sprovvisti del kit per la raccolta delle deiezioni (QUI) si sono registrati numerosi favorevoli commenti. Eccone alcuni: “era ora”, “finalmente”, “ci vogliono i controlli”, “è giusto”, “evvai”.
di Rodolfo Bava
Riteniamo, però, che una simile “tecnica” servirà soltanto a fare acquistare il kit ma non a costringere a raccogliere le “cacche”. Perché, in linea di massima, manca l’educazione civica.
Ecco il perché rivelato da un lettore: “Io e mia moglie abbiamo sempre avuto cani e abbiamo sempre raccolto la loro cacca e vi dico che spesso alcuni passanti ci hanno deriso”. Capito?
Del resto, tutti siamo a conoscenza che non sarebbe possibile telefonare alla guida di un’auto perché soggetti a pesanti balzelli. Però tutti continuiamo imperterriti.
L’unica possibilità - secondo noi - per evitare che sul corso principale della nostra città i cittadini non siano costretti a ricorrere ad una gimcana per potere evitare di calpestare le numerose deiezioni canine sarebbe quella - già adottata e sperimentata in varie città italiane - di creare e dotarsi di una banca dati del Dna dei cani presenti in città.
I proprietari che abbandonano le deiezioni lungo le strade verrebbero multati pesantemente dopo il confronto tra i campioni dei Dna prelevati e contenuti nel database.
Ciò dovrebbe avvenire dopo aver concesso alcuni mesi di tempo ai possessori di cani di potersi recare presso gli uffici comunali per fare prelevare ai tecnici il Dna con un tampone salivare.
Soltanto questo sarebbe l’unico metodo valido per costringere i detentori di cani a comportarsi civilmente, al fine di potere rendere più puliti i marciapiedi della nostra città.