Il punto sulla B. Benevento: “ciaone”. Le G7 decollano e il Crotone “atterra”: non è solo questione di “cazzimma”

10 dicembre 2019, 07:54 Trasferta Libera

Con il posticipo Perugia-Cosenza terminato 2-2, giunge al termine la 15° giornata della serie B. La classifica aggiornata vede un Benevento sempre più solitario a 34 punti inseguito da Pordenone e Cittadella a 25, Chievo 24, Frosinone e Perugia 23, Entella e Crotone 22.


di Cinzia Romano

Benissimo la squadra di Pippo Inzaghi che dopo aver consolidato le proprie certezze difensive, con 14 reti all’attivo nelle ultime 6 giornate, è diventata anche il secondo miglior attacco del campionato alle spalle del Pescara.

Il Pordenone migliora ancora la sua imbattibilità al Dacia Arena battendo il Crotone per 1-0 grazie ad un’autorete di Mustacchio. Anche il Chievo in casa continua a non perdere e liquida di misura la Cremonese, portandosi a -1 dalla promozione diretta in serie A.

Il Cittadella, non molla la presa e mantiene la seconda posizione in classifica vincendo 4-3 sulla Salernitana in una partita altalenante e tenuta in bilico fino all’ultimo minuto dalla squadra di Ventura, che nel secondo tempo resta seduto in panchina e segue la gara da spettatore. In casa Lotito sembra avvertirsi aria di separazione dall’ex CT della nazionale.

Il Frosinone, che nelle prime sei giornate di campionato arrancava alla velocità di un gatto di marmo, nelle ultime sei gare, inclusa la vittoria per 2-0 sulla Juve Stabia, mette a segno 13 punti e si riprende il ruolo da protagonista.

Chi invece non ha invertito la rotta è il Crotone, che non sa più fare il Crotone. I troppi infortuni stanno condizionando pesantemente il rendimento dei ragazzi di mister Stroppa. L’assenza i giocatori importanti, come ad esempio Benali, anche nelle stagioni precedenti aveva condizionato i risultati.

La mancanza di calciatori con elevate capacità tecniche incide anche sulla qualità degli allenamenti ed inevitabilmente diminuisce il livello di concentrazione e la fluidità di manovra che finora avevano contraddistinto i pitagorici, etichettandoli come la squadra con il gioco più bello.

Dal momento che in medicina non si possono fare magie e ci sono tempi tecnici da rispettare e da accettare, gli squali senza i suoi denti più acuminati ed affilati, dovrà fare di necessità virtù e provare a mangiare le sue prede aguzzando l’ingegno.

Al tecnico dei calabresi serve un piano B, perché il possesso palla, alla ricerca degli spazi, non sta fruttando la giusta pericolosità per essere pungenti al momento giusto.

L’occasione sprecata al 10’ con i tre tiri verso la porta in pochi secondi di Simy, Vido e Messias, senza riuscire a gonfiare la rete, sono sintomatiche degli scarsi risultati ottenuti nelle ultime sei gare. Il Crotone attacca con le spalle alla porta e difende attaccando la propria porta.

Nell’azione dell’autorete originata da due passaggi ed il cross di Strizzolo, Ciurria e Gavazzi, oltre a Mustacchio, anche il resto della difesa non è riuscita ad intercettare la palla che ha tagliato l’aria piccola del portiere.


Nel passato, in situazioni di emergenza,

hanno sfoderato le loro migliori virtù:

volontà e spirito di sacrificio


Si è parlato nell’ultimo mese di mancanza di cazzimma, ma per chi conosce veramente Alex Cordaz e compagni sa benissimo che è una dote sempre presente, dimostrata più e più volte negli anni. Sono atleti con caratteristiche umane che li hanno resi unici nel riuscire a vincere traguardi impossibili, grazie al lavoro, all’umiltà e all’affiatamento.

Riescono a stupire proprio quando il gioco si fa duro e nei momenti più complicati non si sono mai arresi, continuando a lottare contro tutto e tutti. Assorbono gli urti cercando di non mostrare all’esterno le ammaccature, a volte difficili da riparare in fretta, come l’improvvisa perdita di Sergio Mascheroni. Prova ne sono la commozione e il nodo in gola che, ancora oggi durante le interviste, soffocano le parole dei calciatori quando nominano il loro preparatore.

Nel passato, in situazioni di emergenza e di mancanza di risultati, hanno sfoderato le loro migliori virtù: volontà e spirito di sacrificio, caratteristiche fondamentali ed indispensabili per chi deve rialzarsi dopo una brutta caduta. E se lo scivolone arriva mentre sei in alto, fa ancora più male.

Le cause del periodo infelice possono trovarsi in varie situazioni: l’infortunio di Maxi Lopez a cui in tanti, forse troppi avevano puntato come uomo in più; alla lentezza mentale di elementi come Mazzotta, una brutta copia del giocatore che tutti ricordano; alla poca concretezza di Messias e Vido in attacco; all’impossibilità di schierare Benali; alle squalifiche di Gigliotti e Molina, che seppur momentanee, sono combaciate contro squadre di alta classifica; a tanto altro ancora.

Tutti alibi che servono a poco, perché dopo il triplice fischio dell’arbitro, contano solo i risultati che solitamente rispecchiano ciò che si fa e non quello che si potrebbe fare nei 90 minuti.

In una recente intervista, Alex Cordaz parlando di Crotone e della sua avventura nel club rossoblù, disse: “ti innamori anche del fatto che si fa fatica a far tutto, ti appassioni e ti entusiasmi ancor di più quando riesci a far qualcosa… Siamo nati per soffrire!”

Ed è proprio nella passione e nella sofferenza che i pitagorici dovranno trovare una soluzione per colmare i vuoti degli assenti e virare a favor di vento per concludere al meglio il girone di andata.