È giunta al termine la 16° giornata del campionato di serie B con qualche risultato a sorpresa e la conferma del buon momento della neopromossa Pordenone e della neoretrocessa Frosinone, rinvigorita dopo gli acciacchi di inizio stagione.
di Cinzia Romano
Dopo l’anticipo di venerdì sera (Chievo Verona-Juve Stabia 2-3) e le gare del sabato (Ascoli-Cittadella 1-0, Frosinone-Pescara 2-0, Venezia-Spezia 0-0, Virtus Entella-Empoli 2-0 e Livorno-Benevento 0-2), tre sono state le partite giocate domenica.
La Cremonese batte il Perugia per 2-1, facendo rifiatare la squadra di Baroni che si allontana dai playout. La sconfitta poteva costare agli umbri l’ultimo posto disponibile dei playoff, ma la vittoria della Salernitana sul Crotone (3-2), permette a mister Oddo di rimanere in corsa promozione.
Male anche l’altra calabrese: allo stadio San Vito, il Cosenza viene “strizzolato” dal Pordenone con un 2-1 (Strizzolo 31’,40’; Lazaar 74’) che lo pianta in piena zona retrocessione. Il Pisa vince in trasferta 3-1 contro il Trapani e scavalca 4 squadre, portandosi in zona playoff a 23 punti.
Il Crotone dopo aver sfiorato la vetta, con 18 punti in 9 partite, 15 gol realizzati (secondo miglior attacco) e 7 subiti (miglior difesa), si è dondolato sull’altalena della discontinuità, ottenendo solo 4 punti nelle 7 gare successive.
Da inizio campionato, per la squadra di Stroppa, si usano spesso le frasi: “Gioca un ottimo calcio”, “concretizza troppo poco rispetto a quanto costruisce in campo”, “la prestazione non manca mai”. Parole adoperate a prescindere dal risultato finale. Sia che si vinca, sia che si perda, il Crotone non cambia pelle.
Purtroppo sembra quasi che questi concetti si siano fissati talmente tanto nella mente dei calciatori da essere entrati nel loop mentale del “non si segna mai abbastanza”, portando Cordaz e compagni a lavorare sodo per migliorarsi quotidianamente negli allenamenti, ma terminando le gare ufficiali con un pizzico di rammarico perenne.
La gara contro la Salernitana è il ritratto di una squadra che soffre e fa soffrire gli avversari, che edifica e demolisce, che segna e fa segnare, attenta e distratta.
Visti gli impietosi numeri dell’ultimo mese e mezzo, si dà una sbirciata ai risultati che hanno portato a perdere sette posizioni in classifica.
Nelle prime 9 giornate i tiri totali sono stati 175 con 15 gol realizzati, ossia una percentuale realizzativa del’8,5%, mentre su 95 tiri totali degli avversari hanno subito 7 gol con una percentuale del 7,5%.
Nelle ultime 7 giornate rossoblù su 119 tiri totali hanno segnato 9 volte, vuol dire avere una percentuale realizzativa del 7,5%, mentre su 50 tiri totali degli avversari hanno subito 13 gol con una percentuale del 26% (peggiore difesa).
Quindi non è proprio vero che il Crotone ha dimenticato come si segna, dal momento che ha abbassato la percentuale di gol realizzati solamente dell’1%, al contrario ha dimenticato come si difende perché, pur concedendo meno tiri agli avversari, ha subito il 18,5% in più di reti.
Effettivamente i pitagorici, esclusa la partita di Benevento, hanno sempre perso con un gol di scarto (Chievo Verona-Crotone 2-1, Crotone-Perugia 2-3, Crotone-Cittadella 1-1, Pordenone-Crotone 1-0, Salernitana-Crotone 3-2).
Una rete subita che fa la differenza e se tolta ad ogni partita, avrebbe avuto il valore di sei punti in più e tutta un’altra classifica: Benevento 37; Crotone 28; Pordenone 26; Frosinone 26; Entella 25; Cittadella 24; Ascoli 24; Chievo 22; Perugia 2; Pescara, Empoli 21; Salernitana, Pisa, Spezia, Cremonese 20; Venezia 19; Juve Stabia 17; Cosenza 14; Trapani 13; Livorno 11.
Numeri che rimangono tali e ipotesi che poco si sposano con la realtà delle cose, ma che potrebbero servire per modificare il ritornello nella testa dei giocatori da “bisogna segnare di più” in “bisogna essere più attenti a non subire gol”. Una maggiore capacità di concentrazione per tutti i novanta minuti renderebbe gli squali altamente pericolosi.
Il Crotone è già tornato al lavoro, al centro sportivo Antico Borgo, in attesa di ospitare il Livorno sabato, alle ore 15 allo stadio Ezio Scida.