La 18° giornata del campionato di serie B si è giocata in piena atmosfera natalizia. Neanche il tempo di scartare il panettone che le 20 squadre sono già proiettate con la mente all’ultima gara, che chiuderà il girone di andata anticipando di qualche giorno i botti di capodanno.
di Cinzia Romano
C’è chi da Babbo Natale ha ricevuto più rispetto a quanto dimostrato sul campo, come il Cosenza di Braglia vincente di misura sull’Empoli, grazie al gol di Baez e all’assenza della goal line technology, che non permette all’arbitro Pezzuto ed ai suoi collaboratori di convalidare un gol regolarissimo ai toscani su un tiro di Ricci, che colpisce la traversa e oltrepassa di almeno un metro la linea di porta difesa da Perina.
La Salernitana gioca a poker e con le doppiette di Diuric e Kiyine, cala 4 reti al Pordenone. La squadra di Tesser resta comunque da sola al secondo posto in classifica con 31 punti a due distanze dal Cittadella, che vince in trasferta contro il Venezia per 2-1.
Il Benevento batte il Chievo 2-1 in rimonta, continuando la serie positiva, ed è già campione d’inverno con largo anticipo e si proietta verso il record di punti da potenziare nella prossima gara contro l’Ascoli, che supera per 1-0 il Pisa.
Il Livorno non riesce a rialzarsi e con il Pescara incassa la tredicesima sconfitta della stagione (2-0). Pari invece tra Virtus Entella-Spezia (0-0), Cremonese-Juve Stabia (1-1) e Trapani-Perugia (2-2).
Il Crotone, invece, non finisce mai di stupire. Quando infortuni, squalifiche e scarsi risultati ingarbugliano oltremisura le carte in tavola, ecco che tira fuori un paio di jolly: i difensori che diventano attaccanti aggiunti.
Mazzotta prima e Marrone poi, siglano i due gol di una vittoria che vale solo tre punti in più in classifica, ma che rappresenta il successo di un gruppo solido. Eccolo il vero Crotone, quello che tutti conoscono e temono, che nelle difficoltà fa gruppo, soffre, non molla e reagisce.
Apparentemente una squadra che non mostra i denti e ringhia agli avversari, ma che nell’eleganza, nella qualità delle giocate e nelle idee, trova sempre le armi per combattere.
A volte un po’ troppo morbido come nel finire del primo tempo, che lascia spazio al Frosinone di pareggiare i conti sul momentaneo 1-1, ma che sul finire di gara non permette alla stanchezza di prendere il sopravvento e continua a crederci anche contro una squadra con un’imbattibilità casalinga che durava dal 12 Maggio.
Non si può ancora festeggiare, perché nelle ultime 10 giornate Cordaz e compagni hanno lavorato e seminato molto ma raccolto troppo poco. L’ultima partita del 2019, che si giocherà all’Ezio Scida contro un Trapani penultimo in classifica ma rinvigorito dalla cura Castori, dovrà essere un’altra prova di robustezza e soprattutto di concretezza.