Crotone e il rudere storico abbandonato a se stesso e sempre più nel degrado

6 gennaio 2020, 11:25 Calabria Domani | di Rodolfo Bava

Riteniamo che il 12 dicembre del 2014 il Comune di Crotone abbia elargito un Gran Buon Natale agli Eredi Cantafora, stipulando l’accordo di espropriazione-acquisto, tramite l’ing. Gianfranco De Martino, rappresentante legale dell’Ente Comunale, in qualità di Dirigente del Settore 3° dei LL.PP. e Patrimonio, per la non trascurabile somma di 412.408 euro, di un terreno di 4.247 metri quadri, in via Panella-Via G. Manna, nei pressi del Mercato Ortofrutticolo.

Si tratta di un appezzamento di terreno, da sempre inutilizzato e non utilizzabile in futuro, causa un vincolo archeologico da parte del Ministero dei Beni Culturali, perché ritenuto di grande interesse archeologico.

Colmo dei colmi, il signor Ernesto Muto, procuratore speciale degli eredi Cantafora, avrebbe preteso di non includere nella vendita il fabbricato rurale adiacente a detto terreno.

Forse nella tacita speranza di potere trasferire lo stabile, dietro pagamento, direttamente al Ministero dei Beni Culturali, Settore Archeologia. Un rudere storico, invece, che avrebbe potuto ripristinare il Comune.

Ci si domanda: perché tale esproprio? Perché, quasi senz’altro, ci verrebbe suggerito dai tecnici comunali, era ed è un terreno da dover riqualificare, trovandosi al centro della nostra città.

Bellissimi i propositi. Però l’appezzamento in discussione è rimasto, a distanza di cinque anni, nelle identiche deplorevoli condizioni di degrado.

E chissà per quanti altri anni ancora rimarrà croce e delizia non soltanto di tutti coloro che si recano a piedi, o in auto, al mercato ortofrutticolo ma, soprattutto, per qualche raro turista che si imbatte in quella zona. Purtroppo!

Rodolfo Bava