Serie B. Crotone opaco, gli aquilotti “volano” sulla Scida e lo Spezia si porta a casa i tre punti

26 gennaio 2020, 22:00 Trasferta Libera

La sconfitta del Pordenone allo stadio Friuli col Pescara ha bloccato la squadra di Tesser a 35 punti, concedendo al Crotone la possibilità di accelerare e piazzarsi in zona promozione diretta, con due punti di vantaggio sui friuliani o, al massimo, condividere con loro il secondo posto.


di Giuseppe Romano

Un Jolly che i calabresi non hanno saputo sfruttare, soprattutto per merito dello Spezia, ospite allo “Scida”, che ha giocato un calcio superlativo vincendo il match (2-1).

Le premesse erano tutte a favore del Crotone che Stroppa aveva schierato senza una particolare strategia: stessa formazione che ha frantumato i record del Cosenza sul derby calabro.

Sugli spalti nulla di straordinario: qualche presenza in meno e solito tifo in una giornata fredda e senza sole. Dieci minuti privi di emozioni, con una sola manovra offensiva degli ospiti non precisi nel finalizzare, ma che riscalda una ventina di tifosi liguri nel settore ospiti.

Il Crotone soffre troppo per una maggiore organizzazione a centrocampo degli aquilotti, che disturbano troppo Cordaz. Al 30’ cartellino giallo per Simy, che salterà Empoli, ed al 31’ la prima azione del Crotone con un calcio d’angolo da dimenticare.

Il risultato lo sblocca Nzola (34’) in una ripartenza velenosa che i difensori calabresi non controllano. Tra falli d’ostruzione e capacità, la formazione dello Spezia tiene sotto controllo l’opaco Crotone, incapace di costruire azioni offensive ed effettuare tiri in porta, fino alla scadere dei primi 45 minuti, con Simy sovraccarico di impegni.

Si riparte con Maxi Lopez al posto dell’attaccante nigeriano, che realizza il pareggio sul calcio di rigore assegnato per fallo di Ferrer su Mazzotta. Col pareggio riaffiora la vera identità della squadra di Stroppa: baricentro leggermente avanzato, con Maxi Lopez e Messias in linea con i tre difensori; si ragiona di più a centrocampo e quel pizzico in più di adrenalina accende i toni secondo come si era preparata la partita da ambo le panchine.

Un atteggiamento che dura poco nel Crotone: troppi i palleggi sbagliati, poca incisività negli affondi e tanta fatica dei difensori a tenere a bada gli attaccanti liguri che, con Ragusa, trovano il gol (78’) vittoria e i tre punti, mentre il Crotone rimedia una meritata sconfitta e una figuraccia.

Abbiamo concesso troppo e siamo stati anche molto scolastici, prevedibili e senza la nostra vera identità”, dirà Stroppa in sala stampa.

Analizzare cosa non ha funzionato non sarebbe difficile perché “è una partita nata male e non c’è stata una reazione da ‘Crotone’ e, nonostante il gol del pareggio, lo Spezia è sembrato sempre in partita”.

È questa l’amara analisi del tecnico crotoniate, mentre il suo collega, Italiano, esalta la scelta coraggiosa di venire a Crotone e giocarsela a viso aperto senza rischiare di “prendere pallonate a destra e a sinistra, come hanno fatto altre squadre. L’obiettivo è stato quello di essere diversi”, e così è stato: un ruolo assunto con grade personalità da giovani classe ’98, a partire dalla linea difensiva.

Alla squadra pitagorica è mancato quel pizzico in più d’orgoglio che avrebbe dovuto manifestare un “Crotone” in corsa per la promozione diretta in serie A e già al terzo posto.

La formazione di Giovanni Stroppa, in questo match, avrebbe potuto superare il Pordenone ma ha mancato l’obiettivo, sottovalutando la spavalderia e il coraggio dei “ragazzi” liguri, guidati da Italiano.