Brutta pagella per il Crotone che non sa leggere le trame di gioco e subisce tre gol senza alcuna generica giustificazione dall’Empoli, che, nonostante la vittoria, resta ancora in zona playout. Un fatto aggravante per la squadra di Giovanni Stroppa, che ha commesso gli stessi errori, in queste prime tre giornate di ritorno, perdendo sei punti e la possibilità di superare o raggiungere il Pordenone alla sua seconda sconfitta di seguito.
di Giuseppe Romano
Il 4-3-3 degli avversari è risultato letale per la formazione calabrese, che scende in campo col 3-5-2 e, spesso, si ritrova con i suoi attaccanti nella propria area di rigore con conseguenze negative in classifica: un rigore commesso da Crociata, un gol su punizione dal limite determinata da un attaccante, due autoreti, una di Simy e l’altra di Mustacchio nello scontro diretto col Pordenone, domenica, e inutile la sua marcatura sul gol di Tutino contro l’Empoli.
Con una difesa fragile che prende cinque gol nelle ultime due partite (due dallo Spezia, in casa, e tre ad Empoli) in perfetta fotocopia, come in altri match, il “crollo” è evidente e allarmante per una squadra ed un allenatore che hanno invece accolto consensi positivi a tutto raggio.
Lo stesso Stroppa nelle tre prove di Cosenza, Spezia e Empoli, ha cambiato i toni con richiami aperti ai suoi giocatori:
“se c’è da cambiare qualcosa bisogna incominciare dalla testa. Occorre avere maggiore attenzione. Il mio pensiero va alle cose scontate, quando siamo in piena lettura e andiamo in difficoltà. Sembrava che l'approccio fosse giusto, ma è durato troppo poco perché come siamo andati in difficoltà è sembrato avessimo ripreso le stesse incertezze. E, soprattutto, quando abbiamo ripreso a far quello che sappiamo fare, non si è portato a termine in maniera fluida per come si doveva. Poi si arriva negli ultimi metri e pare che sia regalare qualsiasi azione agli avversari. Occorre subito un cambio mentale”.
Il mister non aveva mai, prima di queste ultime tre prestazioni, rivolto appunti così duri ai suoi calciatori, considerati sempre “un gruppo straordinario, meritevole di grandi obiettivi”. Nessun cambio del 3-5-2 in casa Crotone, il tecnico è stato categorico: “si procederà così fino all’ultima giornata di campionato”.
Debutto facile invece per Marino, che regala una netta e meritata vittoria ad un Empoli, che aveva ottenuto una sola vittoria nelle precedenti quindici partite, tra sette pareggi e sette sconfitte.
Tutino, Mancuso e Henderson dettano i tempi in uno schieramento che esprime un gioco veloce, incisivo e non troppo farraginoso: lanci lunghi a scavalcare il fitto centrocampo avversario e tre “punte” velenose contro una difesa lenta a riorganizzarsi. È così che l’Empoli domina il Crotone fin dal fischio d’inizio, realizzando due gol in tre minuti (17’ e 20’) e a nulla vale la rete di Crociata (40’) con la complicità di Brignoli, dopo un palo colpito al 35’.
La poca lucidità del Crotone, nelle manovre, la lentezza e le tante palle perse, offuscano di tanto la superiorità del possesso palla 61/39 per cento dei calabresi, e i 564/382 passaggi, che hanno prodotto solo un tiro in porta contro i sette dei toscani.
La frenata dei rossoblù costa cara: il Frosinone accelera e lo raggiunge a quota 34 col Pordenone a 35 e le minacce di Cittadella, Perugia e Salernitana (33), Entella e Spezia (una partita da recuperare) (31). Squadre che avanzano a tutto gas, mentre rallentano Pordenone e Crotone, alzando le probabilità alle inseguitrici di raggiungere il secondo posto, che significa promozione diretta, assieme alla prima classificata.