Doveva essere la partita del “risveglio” per il Crotone in sofferenza di gioco, anche in casa da più settimane e così è stato. La soluzione l’ha data il nigeriano Tochukwu Nwanko “Simy” che segna il gol della vittoria contro la Cremonese, con un colpo di testa su cross di Mustacchio allo scadere (87’) di un match carico di sofferenze e piacevole solo a tratti.
di Giuseppe Romano
Entrambi gli allenatori avevano schierato le proprie formazioni con lo spirito di una competitività che rispecchiasse caratteristiche e qualità dei rispettivi giocatori, ingaggiati per un campionato di vertice. Lo spettacolo non ha registrato momenti di forte entusiasmo, ma non sono mancati sprazzi di buon gioco e la continua lotta di centrare l’obiettivo principale: il gol.
I lombardi hanno inseguito questo miraggio fin dal fischio d’inizio, ma sono state solo delle illusioni: Cordaz ha detto categoricamente: no! E a Rastelli resta la magra consolazione di poter commentare “una partita persa da una squadra sempre viva in campo e penalizzata da un errore”, e ringraziare il gruppo di tifosi che hanno percorso oltre 1100 km “per dare un buon apporto alla propria squadra”, a dorso nudo, sotto il sole tiepido della cittadina pitagorica.
I grigio-rossi hanno avuto spazio e gambe per correr e vincere, restando in partita fino ai minuti di recupero, come è stato anche per il Crotone. È quando le due squadre si sono allungate che gli “squali” hanno trovato il guizzo per mordere a morte Ravaglia, bravo in altre difficili situazioni.
Ha vinto la squadra di Stroppa con una rete che ancora fa eco per la città: una vittoria carica di “fiducia, condizione fisica, volontà e voglia di cambiare atteggiamento”, dirà il tecnico crotoniate, tra rabbia e gioia, ribadendo che “si è ritornati ad essere il vero Crotone”, azzardando Curado dal primo minuto e poi colto da crampi.
Esaltate, in sala stampa, le qualità di palleggio e la velocità di alcuni giocatori. Gli stessi che in settimana hanno stretto i denti per essere “scelti”. L’ingresso in campo ha mostrato la compattezza del gruppo: “scudo” a testuggine, a bordo campo, e poi lo schieramento con diverse varianti, risultate positive: Cuomo e Curado, la maggiore sorpresa, nella prima linea difensiva.
Poi, studio delle strategie, soprattutto a centrocampo, le ripartenze incisive degli ospiti e il ragionato palleggio dei calabresi, con occasioni mancate dall’una e dall’altra parte.
La vittoria segna una accelerata importante per il Crotone che salta in seconda posizione, affiancato dal Frosinone (37 punti) e Spezia a (31) - una partita da recuperare -, bruciando il Pordenone bloccato in casa (2-2) dal Livorno riconsegnato a Breda.