Serata fredda, terreno di gioco in ottime condizioni per Crotone-Pescara che schierano il secondo ed il terzo attacco del campionato (37/35) e le due difese fragili con troppi gol subiti (30/33), esagerati per due squadre strutturate per vincere il campionato.
di Giuseppe Romano
Le occasioni da rete da ambo le parti ed il risultato finale conferma questo stato: quattro gol per il Crotone, due pali con Clemenza entrato tardi, e tante occasioni da gol sprecate. A determinare il ritmo della gara è il Crotone che impegna Fiorello prima con Messias e subito dopo (9’) con Simy che lo trafigge finalizzando una verticalizzazione di Armenteros, grande sintonia con l’attaccante nigeriano alla sua undicesima rete in questo campionato.
La risposta è di Memushaj (14’) l’intervento di Cordaz è impeccabile. Le azioni offensive si accendono: prima è Simy che supera il portiere, ma sulla linea salva Bettella, successivamente Messias colpisce il palo. Il match diventa interessante: gioco di prima, velocità, grinta e tanta pressione contro le linee difensive tempestive negli interventi.
Pericolose le ripartenza, col Crotone che si ritrova con quattro attaccanti in linea con i difensori abruzzesi. Va in tensione la panchina degli ospiti e Bojinov si busca il cartellino rosso, mentre il Crotone aumenta la pressione e segna il raddoppio con Messias (34’), terzo gol stagionale, e subito dopo con lo svedese Armenteros (36’), due reti in tre partite.
Il 3-0 non doma il Pescara che può contare su buone individualità e la capacità di raggiungere la profondità con azioni di prima e verticalizzazioni che la difesa pitagorica controlla nonostante l’alto indice di pericolo. È il Crotone che ha incantato a Pescara nella partita di andata, quello che si era perso di vista nell’ultimo periodo, frenando nella corsa per la promozione diretta.
Al termine del primo tempo, il Crotone si riporta al quarto posto (40 punti) dietro Spezia (41) e Frosinone (43) e con Benevento che vola solitario a quota sessanta.
Il Pescara riprende schierando un attaccante in più: Borrelli al posto di Del Grosso. Per Stroppa, la prudenza non è mai troppa e spesso la linea difensiva si allarga a cinque unità, ma la forza determinante resta l’offensiva che diventa sempre più incontrollabile e al 52’ nulla può Fiorello sull’entrata volante di Benali, che segna la quarta rete per i rossoblù.
Al 61’ Crociata supplisce Messias e due minuti dopo Jankovic sostituisce Armenteros: non cambia la fisionomia del Crotone, solo energie più vive, che danno continuità alle manovre d’attacco e di recupero. Sostituzioni al 74’ Mazzotta-Gerbo e Busellato-Memushaj ed il Pescara che colpisce con il secondo.
Una gara dove la determinazione e la volontà di non mollare è stata la chiave di una e dell’altra formazione. Lavoro straordinario a centrocampo: controllo e rilanci di pregio, cattiveria sia nell’attaccare la porta che nel difenderla.
La gara termina 4-1 con il Crotone che ha rimesso in discussione il secondo posto, a tre punti dal Frosinone, mentre il Pescara precipita al 12° posto, tallonato ad un punto di distanza dall’Ascoli che deve ancora recuperare la partita contro la Cremonese.