Profilo di un nuovo sindaco per una città che vuole crescere

5 marzo 2020, 12:40 Opinioni&Contributi
Alessio Critelli

La fine dell’esperienza amministrativa della “Prossima Crotone” ha messo in evidenza la crisi che investe la direzione politica della città, privata da tempo di una guida autorevole e adeguata al carico di responsabilità che comporta dirigere una macchina amministrativa complessa e penalizzata dalle inadempienze, dai ritardi e dalla irrilevanza politica ed Istituzionale degli ultimi 20 anni.


di Alessio Critelli

Una funzione che spetta esercitare al Sindaco, certamente non in solitudine, ma nel rispetto dei ruoli e misurando la capacità di governo in sintonia con gli umori e le aspettative dei cittadini elettori.

Questo è stato il fondamento del legislatore quando ha previsto l’elezione diretta del Sindaco per avvicinare - e rendere protagoniste - le comunità civiche ai propri amministratori.

I partiti avrebbero dovuto, così, riappropriarsi della funzione assegnata loro dalla Costituzione di organizzazioni collettive che promuovono il confronto e la coesione, elaborano idee e ne perseguono gli obiettivi comuni oltre che a rappresentare e difendere le prerogative democratiche.

Cosa sia stato tutto ciò, a Crotone, non spetta a me giudicarlo ma, sicuramente, posso osservarlo e provare a dare il mio contributo per quello che potrò e, soprattutto, per quello che saprò dare. Ecco perché serve una figura di garanzia per i cittadini, certificata da una pregevole storia personale, professionale e ancora meglio se politica.

Una figura a cui affidare un progetto capace di coniugare esperienza e competenza con innovazione e pragmatismo, affrontando le principali sfide che attendono la rappresentanza locale nella prossima legislatura, prime fra tutte quella della trasparenza.

La città di Crotone non può permettersi un’altra fase di “apprendistato”, né di innovazione camuffata e populista.


“Occorre un processo

di formazione

di una nuova classe dirigente

e concretizzare il ricambio

generazionale tanto agognato”


I prossimi cinque anni saranno un banco di prova notevole e decisivo. Oltre alla risoluzione delle emergenze che affliggono i luoghi della quotidianità, il cui elenco è noto anche alle pietre, occorre avviare, per davvero, un processo di formazione politica ed amministrativa, di una nuova classe dirigente e concretizzare il ricambio generazionale tanto agognato.

Ma occorre, soprattutto, affrontare e rilanciare le grandi sfide che attendono il Mezzogiorno d’Italia e la nostra Regione, con particolare attenzione a tutti quei processi in grado di attribuire, al territorio Provinciale, quel protagonismo stentato e mai esercitato.

Lo scorso 14 Febbraio, il Presidente del Consiglio Conte e i Ministri Provenzano e Azzolina hanno presentato a Gioia Tauro il “Piano per il Sud”. La revisione della Strategia nazionale aree interne (SNAI) che mira a favorire la promozione di forme associative tra i comuni, rilancia il tema della fusione dei Comuni Crotonesi e la proposta della Crotone 4.0, la “Città dello Ionio”, frutto della fusione dei comuni di Crotone, Isola di Capo Rizzuto, Cutro, Scandale, Strongoli e Rocca di Neto.

Un ente di oltre 100 mila abitanti, destinato a calamitare parte degli ingenti fondi pubblici, quali i 123 miliardi previsti dal Piano per il Sud in dieci anni, da investire nelle inefficienze del territorio secondo le quattro direttrici previste dal piano: un sud connesso e inclusivo, un sud aperto al mediterraneo, un sud per la svolta ecologica ed un sud rivolto ai giovani.

Il Piano prevede 33 miliardi di euro di risorse appaltabili entro il 2021 per l’efficientamento infrastrutturale e, progetti già programmati, per 54 miliardi, da realizzare entro il 2030.


“Piano per il sud”: la sfida

è quella di connettere

il territorio al sistema

dei trasporti

regionale e nazionale


La sfida è quella di connettere il nostro territorio al sistema dei trasporti regionale e nazionale, con la cantierizzazione della variante CZ389 Crotone-Catanzaro (Simeri Crichi-Passovecchio) in trenta minuti e l’inserimento, nella programmazione degli interventi, della quattro corsie Sibari-Crotone, in un dialogo costruttivo con il livello istituzionale Regionale e Nazionale.

Rilanciare la mobilità interna, con un rinnovo della flotta degli autobus a minor impatto ambientale e la realizzazione della metropolitana leggera Cutro-Strongoli, con collegamento diretto con lo scalo Sant’Anna e la stazione centrale di Crotone.

Nuovi investimenti interesseranno i progetti di rilancio delle aree portuali, un sostegno diretto alle filiere logistiche territoriali, con particolare riferimento alla inter-modalità delle merci in uscita e in entrata dai porti, in una visione strategica che guarda al Mediterraneo e al suo potenziale turistico e commerciale.

Con i porti turistici di Isola, Le Castella e Crotone e il porto commerciale di Crotone, la “Città dello Ionio” si candida a “core” dell’estensione jonica della ZES calabrese, destinata ad intercettare nuove rotte commerciali e turistiche, croceristiche e nautica da diporto.

ZES che saranno potenziate con un incremento del credito di imposta per 100 milioni di euro, agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative per attrarre nuovi investimenti esteri e rivitalizzare il tessuto economico e attivo delle aree interessate.


Un Green Deal per il Sud,

un piano di

infrastrutturazione verde

del territorio attraverso

nuove politiche e tecnologie


Un Green Deal per il Sud, un piano di infrastrutturazione verde del territorio attraverso nuove politiche e tecnologie per la gestione e il contenimento dei rifiuti e il finanziamento di progetti di riqualificazione ed efficientamento energetico.

Un’occasione per mettere fine al problema della gestione delle strutture pubbliche e sportive, realizzando efficienti sistemi ad energie rinnovabili e impianti di cogenerazione, adatti alle richieste elettriche e termiche degli impianti sportivi, per ridurre, drasticamente, i costi legati al fabbisogno energetico che gravano sulla gestione annuale, garantendo, al contempo, notevoli risparmi al pubblico e alle società private, la fruibilità dei servizi a costi agevolati ed il livello occupazionale.

Un territorio che guardi alle future generazioni con la realizzazione di nuove strutture scolastiche, laboratori e ammodernamento della strumentazione e degli edifici già esistenti, attraverso i fondi previsti per il contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica.

Ed infine, l’adeguamento della macchina comunale alle nuove esigenze amministrative, individuando le competenze organizzativo-manageriali, digitali, tecnico-progettuali di cui è deficitaria, sfruttando le risorse del programma di rafforzamento delle amministrazioni, il quale prevede l’assunzione di 10.000 giovani qualificati.

Occorre, pertanto, lavorare ad una visione politica che sappia coniugare solidità ed esperienza con innovazione e ricambio di classe dirigente.

Un patto fra generazioni che non confliggono ma si contaminano, per realizzare una inedita sinergia tra territori che, oltre alle origini magno greche, condividono tanti problemi irrisolti a cui sostituire un’alternativa concreta e di merito.